Si era candidato perfino un ragazzo italiano che vive in Nuova Zelanda. Ma anche giovani che hanno lavorato in grandi alberghi a Londra, Parigi e Madrid. Sarà il fascino della montagna, il richiamo di un nome mitico, oppure la voglia di fuggire dalla città, ma al bando di gara per concorrere alla gestione del rifugio Nuvolau, in un angolo affascinante delle Dolomiti, con vista sulle Tofane, sulle Cinque Torri, sul Falzarego e sulla Civetta, hanno concorso 255 persone. A vincere è stata una ventisettenne bellunese, ma dalla grande esperienza internazionale, visto che parla cinque lingue ed è una vera giramondo. Assieme alla sua famiglia, è stata scelta Emma Menardi, che in questo periodo si trova in Sudamerica e quindi non ha potuto partecipare al colloquio di selezione, ma inviato una memoria in cui spiega i suoi progetti di gestione.

Il rifugio Nuvolau di Cortina si trova a quota 2.575 metri e domina sia la piana ampezzana, che la vallata agordina. La selezione per individuare il nuovo gestore è stata articolata. Lo spiega spiega Paola Valle, presidente della sezione del Cai di Cortina che è proprietaria della struttura. “Ci sono arrivate 255 richieste, da ogni parte d’Italia e dall’estero. Noi ci siamo concentrati su cinque proposte, formulate da gente di Cortina, e su altri profili, giunti da Auronzo di Cadore, dall’Agordino, da Colle Santa Lucia. Per decidere è stata fatta una votazione, fra noi dodici componenti del consiglio: ha prevalso a maggioranza la candidatura di Emma Menardi, con sette voti. È interessante che sia una giovane donna ad assumere questo impegno”. La presidente ha parlato di una “scelta coraggiosa, perché il Nuvolau è un rifugio vero, un’attività difficile da portare avanti, dove il lavoro è gravoso, per quanto gratificante. Lassù si arriva soltanto a piedi. Non c’era neppure l’acqua, sino a pochi anni fa, e si provvedeva con le taniche. Anche adesso deve essere pompata da sotto e utilizzata con parsimonia. I rifornimenti arrivano lungo il cavo d’acciaio di una teleferica di servizio”.

Il Nuvolau è il più antico rifugio delle Dolomiti Ampezzane e venne costruito nel 1883 dalla sezione locale del Club alpino austriaco e germanico. Il finanziatore fu un escursionista tedesco, il colonnello sassone Richard von Meerheimb. Durante la Prima guerra mondiale venne distrutto e ricostruito. Entrò di nuovo in attività nel 1930. La presidente Valle ricorda: “È un piccolo rifugio sulla roccia, con soli 24 posti letto, non è un albergo di montagna”, Per quasi mezzo secolo è stato gestito da Mansueto Siorpaes e Jo Anne Jorowski, che hanno trascorso la bellezza di 47 anni tra le nuvole, in un ambiente incantevole. Il nuovo contratto decorre da aprile, ma l’apertura avverrà in estate, a causa di alcuni lavori di ristrutturazione.

Le foto in pagina sono immagini del sito del Cai di Cortina d’Ampezzo.

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