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Willie Peyote chiede scusa a Francesco Renga e Ermal Meta: “So di essere una testa di caz*o”

Il rapper a qualche ora dalle polemiche per le sue frasi durissime su Francesco Renga, Ermal Meta e indirettamente anche contro Aiello, è intervenuto pubblicamente su Instagram per chiedere scusa. Dai diretti interessati per ora nessuna replica pubblica 

di Andrea Conti

Alla fine il vero rock n’ roll del Festival di Sanremo 2021 è stato Willie Peyote. Le sue durissime frasi, durante una diretta Twitch, contro Ermal Meta (aveva definito “ruffiana” la scelta di cantare “Caruso” di Lucio Dalla nel giorno del suo compleanno), Francesco Renga e Aiello (“ha cag**to sul microfono (…) a un certo punto sembrava Aiello”) hanno fatto discutere per tutta la giornata di domenica. Dall’entourage di Willie Peyote ci avevano fatto sapere, già domenica, che le scuse erano partite immediatamente ai due artisti ma senza alcuna altra dichiarazione pubblica “per non alimentare ulteriori polemiche”. Evidentemente poi le scuse pubbliche si sono rese necessarie ed ecco che il rapper ha deciso di affidare alcune parole nelle stories del suo profilo ufficiale Instagram.

“Ci tenevo a mettere il punto su determinate questioni che sono venute negli ultimi giorni giorni, ho lasciato passare un attimo perché mi sembrava più opportuno essere lucido. – ha detto Willie Peyote – Ci tengo a specificare che, però, con i diretti interessati mi sono già fatto vivo domenica mattina, appena sono stati resi pubblici i video del programma su Twitch, con alcuni ho già chiarito, con altri spero di farlo nei prossimi giorni. Ovviamente mi rendo conto che alcune frasi non sono propriamente delle uscite felici ed è quindi giusto che quando dici una minchiata la gente te lo faccia notare”.

E ancora: “So di essere una testa di ca**o e di essermi lasciato sfuggire, tra l’altro con le parole peggiori possibili, determinati commenti che potevo risparmiarmi. Sono stati detti nell’ambito di un programma con amici, comici, che voleva commentare Sanremo con un fare piuttosto goliardico, come se fossimo a casa, per alleggerire un po’ la tensione del Festival visto da dentro e da fuori contemporaneamente. Però mi rendo conto che questo non vuole essere una giustificazione, più che altro contestualizzare la cosa”.

E infine: “Talvolta il microfono dovrebbero spegnermelo cercherò di farci attenzione, ma non sono certo di poter garantire di non dire più nessuna minchiata nella mia vita. Quello che è giusto fare è assumersene le responsabilità come ho fatto e come cercherò di fare sempre. E quindi niente. Perdonatemi”. Al momento da parte dei diretti interessati, come ha specificato il rapper, nessuna risposta pubblica alle scuse arrivate già privatamente domenica.

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