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Sanremo 2021, Matilda De Angelis: “Quando finisce la guerra hai giustamente voglia di limonare”. Ma la verità sulla foto simbolo è un’altra

Se la storia non si fa con i “se”, gli autori del Festival di Sanremo avrebbe anche solo potuto dare un’occhiatina al web. Infatti la foto che ha giganteggiato alle spalle di Matilde De Angelis e Amadeus durante lo sketch del bacio non è proprio come ce l’ha raccontata la bella e brava Matilda dal palco sanremese

di Davide Turrini

Un bacio d’amore? No, solo un gesto forzato dovuto allo stato di ebbrezza. Se la storia non si fa con i “se”, gli autori del Festival di Sanremo avrebbe anche solo potuto dare un’occhiatina al web. Infatti la foto che ha giganteggiato alle spalle di Matilde De Angelis e Amadeus durante lo sketch del bacio non è proprio come ce l’ha raccontata la bella e brava Matilda dal palco sanremese. Intanto lo scatto del bacio tra un uomo e una donna l’ha effettuato Alfred Eisenstaedt, risale al 14 agosto 1945 a Times Square (New York) durante i festeggiamenti per la fine della seconda guerra mondiale, e ritrae un marinaio che avvolge tra le sue braccia in un casqué una candida infermiera. Per tanto tempo la fotografia ha simboleggiato l’idea del bacio romantico, ma diverso tempo fa i protagonisti di quella scena hanno ricordato alcuni particolari di quell’attimo eccezionale che si è fatto storia. “Non era proprio un bacio ma era solo qualcuno che festeggiava, non era un evento romantico”, ha spiegato nel 2005 la protagonista femminile dello scatto, Greta Zimmer, all’epoca 21enne infermiera di uno studio dentistico .

Era solo un modo per ringraziare Iddio che la guerra fosse finita. Quell’uomo era molto forte. Io non lo stavo baciando. Fu lui a baciare me”. Non va molto lontano la versione di lui, il marinaio George Mendonsa, all’epoca 22enne: “Arrivammo a Times Square quando vidi l’infermiera. Avevo bevuto qualche drink, ed ebbi l’istinto di afferrarla”. Ulteriore versione, quella del fotografo: “A Times Square nel V-J Day, ho visto un marinaio che correva lungo la strada afferrando qualsiasi ragazza vedesse. (…) Stavo correndo davanti a lui con la mia Leica guardandomi indietro, ma nessuna dei possibili scatti mi piacevano. Poi, all’improvviso, in un lampo, ho visto che afferrava qualcosa di bianco: mi sono girato e ho cliccato nel momento in cui il marinaio baciava l’infermiera. Se lei fosse stata vestita con un abito scuro non avrei mai preso l’immagine. Lo stesso se il marinaio avesse indossato una divisa bianca”.

Giusto per intenderci. Anche l’altro celebre bacio della storia delle fotografia, quello effettuato all’Hotel de Ville di Parigi nel 1950 da Robert Doisneau, è in qualche modo farlocco. Già perché qui si è trattato di riprodurre un gesto poi spacciato dalla retorica della storia come colto istintivamente nell’attimo del suo farsi. Doisneau infatti girellava per Parigi e coglieva splendide immagini della città poi diventate anch’esse celebri e vendute, riprodotte su cartoline, in tutto il mondo. Ad un certo punto intravide Francoise e Jacques, all’epoca fidanzati, baciarsi. Non si sa bene cosa successe, ma la macchina fotografica probabilmente non era pronta, così Doisneau chiese ai due di ripetere il gesto. Tre, due, uno: “cheeeeese”. Ed ecco lo scatto degli innamorati.

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