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Sanremo 2021, dieci momenti indimenticabili di Sanremo 2020

La nostalgia sui social è tanta. E allora ecco cose belle (o brutte) viste nel 2020. Voi che momento scegliereste?

di F. Q.

Dopo la conferenza stampa di Sanremo 2021, sulla quale trovate qui tutti i dettagli, viene voglia di fare un giro sui social. Perché l’anno scorso, proprio in questi giorni, mezza Italia non pensava ad altro che a questo: il Festival. Poi è andata come andata, sappiamo bene che il mondo per come lo conoscevamo (e forse nemmeno apprezzavamo) è cambiato. Oggi sono molti sono i post e i tweet nostalgici. Ecco allora i dieci momenti cult della scorsa edizione di Sanremo. Quali sono i vostri?

Vittorio Grigolo. A proposito di puntate molto lunghe, la storia è questa: il grande tenore, famoso e apprezzato in tutto il mondo, viene “buttato” sul palco a notte fonda. Sembra una gag ma non lo è. Lui canta magistralmente eppure la gente a casa avverte un leggero senso di beffa. Molti si innervosiscono, anche perché fuori albeggia. Altri la prendono a ridere, come spesso accade quando si deve sfogare il nervosismo: un riso isterico. Altri ancora s’accasciano definitivamente sul divano per svegliarsi 5 giorni dopo, il minimo necessario per recuperare il noto “affaticamento da spettatore”. È il Festival, è lungo.

Piero Pelù. A proposito di pubblico. Quest’anno sappiamo che non ci sarà per ragioni di sicurezza ma Amadeus e Fiorello troveranno soluzione per restituire calore e senso di di vicinanza a chi guarda da casa. L’anno scorso il pubblico c’era. Il grande Piero si stava esibendo sulle note della sua “Gigante”, strizzato come sempre nei suoi pantaloncini. Decide di fare un “bagno di folla” (è eccessivo, anche perché il pubblico dell’Ariston non è quello del Coachella) e scende in platea. Poi, chissà perché chissà per come, preso dalla foga, “scippa” la borsa di un’anziana signora e la mostra in camera. Tutti immaginano il pensiero della signora: “Giovanotto, se non me la riporti ti ci spettino”. Gliel’ha ridata. Pubblico old, but gold.

Diletta Leotta che canta e balla. È in gara per il terzo posto tra le esibizioni più brutte dai tempi del Carbonifero. Così brutta da ipnotizzare. Meccanismo da film horror, mai sottovalutarlo.

Tiziano Ferro che stona. Andiamo, se c’è uno che canta bene quello è Tiziano Ferro. E lo sanno tutti. Sarà per questo che quando ha stonato su Mia Martini e si è commosso, il pubblico ha sentito un’onda d’amore gigante: Tiziano vieni qui che ho fatto il pollo arrosto, Tiziano ti cedo la mia casa, Tiziano tieni i giochi dei miei figli che possono farne a meno, Tiziano stonassi pure altre 100 volte noi saremmo qui, per te. ‘L’errore’ del Big rende Sanremo più bello.

Ricchi e Poveri. Si narra che in diverse case siano arrivate le forze dell’ordine per il troppo baccano. I 4 sul palco hanno fatto agli spettatori un effetto rinvigorente: volumi all’improvviso altissimi, cuscini per aria, fiumi di champagne (non è vero). In sala stampa qualcuno ha riportato lievi contusioni. La vecchia gloria fa grande il Festival.

Bugo e Morgan.

Morgan che cambia il testo del brano.

Bugo che se ne accorge e se ne va.

“Che succede?” (Fiorello).

(qui ci stavano tutte e dieci le posizioni ma il succo è chiaro)

Amadeus e Fiorello. Amici. Che paradiso. Di quegli amici che lo vedi che è vero. Che hanno una naturale sintonia, un modo di scherzare mai forzato, un rapporto col pubblico Sincero. Fuoriclasse. Vi aspettiamo.

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