Elon Musk ha un account Clubhouse,il social del momento dove si possono usare solo “vocali” per inserirsi in gruppi di conversazione. Così, il magnate ieri sera 1 febbraio, si è intrattenuto a parlare con circa 5000 utenti e ha raccontato di aver messo un impianto Neuralink (la Neuralink Corporation è una azienda statunitense di neurotecnologie, fondata da un gruppo di imprenditori, che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantabili, ndr). Secondo Musk, la scimmia gioca tranquillamente ai videogame usando la sua testa. Ha aggiunto che la scimmia è molto felice e che spera di usare la tecnologia sviluppata dalla Neuralink per aiutare, in futuro, persone con danni cerebrali o alla spina dorsale. “La scimmia è tranquilla, non ha comportamenti strani e anzi sembra divertirsi molto”, ha detto Musk. Il valore possibile del chip è enorme ma sono anche tanti i rischi: “Ora stiamo studiando come rimuoverlo se una persona non lo vuole più o è danneggiato”. Sempre su Clubhouse, l’imprenditore ha ribadito di voler portare le persone su Marte entro i prossimi 5 anni e mezzo e che i suo figli sono educati principalmente attraverso Reddit e Youtube (scherzava, si spera).
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez