Più vedo i presunti moderati intrupparsi alla corte dell’estrema destra melonsalviniana, più mi convinco dell’esigenza patriottica di costruire velocemente un’alternativa seria, europea, perbene. Più vedo gente che per dna culturale non dovrebbe avere nulla a che fare con l’estremismo sovranista fare a gara per sancire l’unità del centrodestra, più mi convinco che bisogna fare una grande battaglia per distruggere l’idea stessa di centrodestra, l’idea stessa che in Italia non possano esistere (come d’altra parte succede in tutta Europa) due destre distinte e molto distanti, due destre distinte e concorrenti, due destre avversarie.

In Francia da sempre la destra gollista e repubblicana fa muro democratico contro la destra estremista della dinastia Le Pen, in Germania la Merkel non si sognerebbe di governare con gli estremisti alleati di Salvini, in Spagna il Partito Popolare è ben lontano dagli estremisti di Vox alleati di Giorgia Meloni (solo a ottobre non ha votato la sfiducia al governo di sinistra), in Austria i Popolari governano con i Verdi. Così è, nonostante tutte le sfumature possibili e immaginabili.

Solo in Italia esiste un ammasso informe che va dagli estremisti di destra ai centristi democristiani. Solo in Italia si fa propaganda a forza di presunti tradimenti e fantomatici inciuci. La Merkel che ha governato in Germania per quindici anni insieme ai socialdemocratici è una traditrice? È un’inciucista? Chiedo a Tajani.

E allora ha ragione un forzista atipico come Gianfranco Rotondi che cerca di rottamare il centrodestra (è una Fiat Croma al tempo dell’ibrido, dichiara.. ) sperando in un un partito senza sovranisti. Lui lo dice da centrista convinto. Ma lo stesso ragionamento può e deve essere fatto a destra. E allora, andiamo oltre; per trasformare la politica italiana e portarla davvero in Europa quel che serve è una destra altra, dialogante, concreta, repubblicana, una destra vicina alle destre europee che hanno nel loro dna la battaglia dura contro gli estremismi populisti.

Senza una destra del genere (composta, affidabile, civile), senza una buona destra – inutile girarci attorno – la sinistra è destinata a governare sempre e comunque. E questo sarà ancor più vero con la legge elettorale prossima ventura. Di chi è la colpa? Di quei finti moderati che per miopia e paura non riescono a staccarsi definitivamente da un estremismo indegno di governare un grande paese come l’Italia.

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