Dopo l’assalto dei sostenitori di Donald Trump al Congresso degli Stati Uniti, vi offriamo online questa inchiesta, tratta dal numero di dicembre-gennaio del nostro mensile FQ MillenniuM, nella quale il giornalista Gabriele D’Angelo ha intervistato diversi amministratori e partecipanti delle chat italiane ispirate al gruppo complottista Qanon e all’ex presidente sconfitto da Joe Biden. Ne parleremo anche in diretta Facebook venerdì 8 gennaio alle 15 insieme allo stesso D’Angelo e a Elisabetta Ambrosi, che per FQ MillenniuM ha intervistato Jerry Taylor, negazionista climatico pentito che oggi conduce la battaglia ambientalista dall’interno del Partito repubblicano.

ALLE 9 E 30 del mattino il telefono vibra di nuovo. L’ennesimo messaggio dall’ennesima chat comune, una delle poche sopravvissute alla “censura di regime” operata lo scorso 7 ottobre dai principali social network. L’utente IANDYOUFOREVER avverte: “Il ministero della Sanità sta cominciando le sperimentazioni del vaccino Pfizer sugli ospiti degli ospedali di Bologna Nord. Non sono ammessi rifiuti, o sapranno essere molto convincenti”. La “notizia” arriva da non meglio precisate “fonti certe”, sul gruppo Telegram Digital soldiers, soldati digitali.

È il quartier generale dell’esercito dei qanonisti italiani, qualche decina di migliaia sugli “oltre 50 milioni nel mondo” (dicono loro), molti dei quali negli Stati Uniti, dove il movimento Qanon è nato circa tre anni fa. Simpatizzano, quasi venerano Donald Trump. E al suo fianco combattono la “battaglia per la luce” agli ordini del generale Q, anonimo profeta del web che dal 2017 dispensa “verità” sotto forma di post sulla piattaforma 4chan, i cosiddetti drop.

Ogni goccia svela le innumerevoli ed oscure trame del “Deep State”, lo Stato profondo. Una «piovra spaventosa e criminale», un manipolo di banchieri e potenti come «i Rothschild, i Rockefeller, Henry Kissinger e molti altri», che «governa il mondo da decenni se non da secoli», racconta Adam Master, 54 anni, amministratore del gruppo, che rifiuta di fornirci il suo vero nome.

Il Deep State, a suo dire, sarebbe colpevole delle peggiori nefandezze della storia moderna: «Sono quelli che hanno assassinato Kennedy nel 1963, quelli che hanno ammazzato Gheddafi e Saddam perché volevano coniare una moneta araba, quelli che hanno tirato giù le Twin Towers per avere la scusa per andare a far la guerra in Afghanistan e in Iraq. E sono anche quelli della finta pandemia». Già, perché la pandemia è solo «una delle loro iniziative volte a distruggere le economie mondiali per instaurare un nuovo regime, un Nuovo Ordine Mondiale».

Il profeta Q, del resto, aveva previsto tutto, anche i risultati delle elezioni americane, vinte dal democratico Joe Biden. Mentre conversiamo sono ancora in corso i riconteggi chiesti da Trump. Adam non ha alcun dubbio: «C’è stata una frode gigantesca per togliersi di mezzo The Donald. Se ne sono sentite di tutti i colori: morti che hanno votato, gente che ha votato mille volte, e dulcis in fundo i voti postali». Gli fa eco Massimiliano B., tra i più attivi nel gruppo: «Il lockdown era premeditato, fatto apposta per facilitare i brogli e togliersi di mezzo Trump». E ancora: «Trump aveva rotto le uova nel paniere: era il primo presidente non appartenente al Deep State dopo decenni».

L’insegnante di Salerno

A dircelo è Giuseppe T., insegnante di sostegno in una scuola media di Salerno. Fan sfegatato di Sergio Endrigo, sul suo attivissimo profilo Facebook troneggia una frase di Antonio Gramsci: “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani”. Il suo essere partigiano si traduce in immagini di copertina con gli endorsement più disparati (da Ingroia al Movimento 5 Stelle, passando per i neorborbonici di “Regno delle 2 Sicilie”), e in diversi post su Trump Italia 2020, il maggior gruppo Facebook italiano dei seguaci di Q, con oltre 6 mila soldati digitali iscritti.

L’epifania Qanon, per lui, è arrivata proprio assieme al Covid-19: «Questa pandemia mi puzzava, mi sembrava troppo esagerata rispetto a ciò che accadeva. Il virus esiste, ma è più un virus mediatico». Mentre elenca le sue teorie ripete ossessivamente frasi come «stando a quel che dicono loro», «ovviamente è tutto da verificare» e simili. Sembra non crederci fino in fondo neanche lui.

Si informa in rete da sempre, ma da quando è diventato soldato digitale ha cambiato fonti: «Fino a poco tempo fa leggevo Il Fatto Quotidiano. Ma dopo la truffa Covid ho capito che anche loro erano pedine del Deep State. Da quando ho scoperto Qanon salto da un gruppo all’altro, mi collego a vari link e siti come ImolaOggi, Universoblog, RealClearPolitics. Come distinguo il vero dal falso? Questa è una bella domanda. In effetti RealClearPolitics l’ho scoperto ieri sera. Potrebbe anche non essere affidabile», ammette candidamente.

Affidabile o meno, anche Claudio M. legge spesso RealClearPolitics (un sito statunitense di informazione politica, ndr): «Ha lo stesso valore informativo della Cnn, solo che non è finanziata da Biden, e quindi da Soros, con 25 milioni di dollari», spiega al telefono con spiccato accento emiliano. Bolognese classe 1976, alle ultime elezioni dice di non aver votato, e nelle precedenti ha dato il voto «soprattutto a sinistra», anche quella che «credeva rappresentata» dal Movimento 5 Stelle. Apicoltore per hobby, di mestiere fa il terapista. La distanza sociale imposta dalla pandemia ha impattato fortemente sul suo lavoro: «Avevo paura che le persone non volessero essere più toccate. Ho vissuto un bel dramma». All’inizio era scettico nei confronti di Qanon. Poi, verso maggio, un «fidato amico economista» lo ha convinto a cambiare idea.

Anche lui fa parte di Trump Italia 2020. Ma prima era iscritto a Qanon Italia Original, primissima tana di una comunità digitale nomade, costretta a cambiare casa sempre più spesso: «Hanno cercato di chiudere anche questo gruppo due volte e sospeso gli admin per tre. Mi chiedo: se siamo solo dei complottisti come dite voi giornalisti, come mai tutta questa ostilità?».

Nel mare digitale creato dai drop di Q, raccontano Claudio e Adam, c’è davvero di tutto, «come nella società». «C’è l’ultrà della Roma che urla viva il duce, ma anche l’avvocato che cerca solo la verità; dagli intelligenti agli stupidi, dagli avvocati ai muratori». «Nessun complotto. Nessuna cospirazione» precisano. «Vogliamo solo risvegliare le coscienze dei dormienti affinché aprano gli occhi, affinché tornino a vedere. Offriamo la pillola rossa per far scoprire a tutti quanto è profonda la tana del bianconiglio».

Mascherina? Museruola

Nella tana dei Qanonisti si scopre invece la “verità” sul coronavirus. La svela Antonella C. in un post del 30 agosto, in cui cita un discorso (vero) tenuto a Berlino da Robert Fitzgerald Kennedy Jr, nipote del presidente John: «L’élite sta usando la pandemia per monitorarci e tenerci sotto controllo. Bill Gates e Anthony Fauci l’hanno pianificata per decenni, e ora l’hanno fatta esplodere. Devono diffondere uno stato di paura, perché solo così la gente potrà seguirli». D’altronde, si sa, «I governi amano le pandemie», dice l’utente Nico Pensatore Libero. Di più, «il lockdown fa ammalare le persone», come scrive Andrea B il 10 novembre. La mascherina? Nient’altro che «una museruola per cani» raccomandata dal forum di Davos. Per trasformarci in «animali al servizio del nuovo ordine mondiale».

Per accorgersene, come ci scrive Massimiliano via Telegram, basterebbe «spegnere la televisione e guardarsi intorno: per esempio io vivo in un paese di 20 mila anime. E qui, guarda caso, ci sono stati praticamente zero morti di covid. Parliamo di un’influenza stagionale, creata in laboratorio solo per spaventare la gente». Anche perché, spiega Adam, «il malato deve presentare sintomi, altrimenti non si può considerare malato. Asintomatico è un termine che solo una mente malata può accettare».

Per i soldati digitali come Adam la guerra contro il Deep State è addirittura una questione divina: «Col tempo ci hanno indotto a non credere in Dio e nemmeno nel Diavolo. Ma ti assicuro che esiste sia il demonio sia chi lo venera. I satanisti li trovi ovunque. Specie a sinistra».

Una delle teorie più ricorrenti sui gruppi Qanon è infatti quella che accusa “i sinistroidi” di tutto il mondo di essere dediti al culto di Lucifero: «Nella sinistra italiana pare che ci siano persone legate al mondo del Deep State» spiega Giuseppe T. «Ad esempio Matteo Renzi». Il leader di Italia Viva pubblica spesso sul suo sito riflessioni su fatti di politica e attualità. Si chiamano Enews, e quella sulla vittoria di Joe Biden ha destato scalpore negli ambienti Qanon italiani: «Credi sia un caso che abbia appena scritto la Enews 666? È un satanista eccellente».

Oltre all’ex premier, tra i cultori del demonio ci sarebbero anche «Pd e Movimento 5 Stelle», tutti «servi del Deep State». Non solo. Durante questi riti satanici verrebbero «sacrificati anche dei bambini». E così, in decine di post e commenti, Joe Biden, Macron, Conte e vari altri leader democratici diventano «Sleepy il pedofilo», «comunisti satanisti», «marciume della politica».

Tutti complici del demoniaco Stato Profondo che, tra le altre cose, vuole anche «distruggere la cristianità».

Come in Matrix

Insomma, per Adam quella tra i soldati digitali e l’élite dei potenti sembra una guerra fra due mondi, una crociata combattuta a colpi di clic: «È la solita dualità: bene o male, società distopica o società libera, nazioni o nuovo ordine mondiale, umanità o transumanesimo, media corrotti o informazione libera».

«È come se stessimo vivendo un film già visto», spiega ancora Giuseppe. Una sorta di società parallela, di Matrix, dove l’eletto si chiama Q, e gli agenti sono i media e tutti coloro che cercano di nascondere o smontare le sue verità: «Censurano e chiudono i nostri profili social perché diciamo cose scomode. Perché è facile buttarla sul complottismo. Peccato che, come diceva Giulietto Chiesa: complottista non è chi cerca la verità, ma chi cerca di insabbiarla». Peccato che Giulietto Chiesa questa frase non l’abbia mai pronunciata.

di Gabriele D’Angelo – Collettivo Lorem Ipsum

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