Come di consueto, i presidenti degli Stati Uniti a fine mandato concedono la grazia a un gruppo di condannati. Ma a far discutere nella decisione di Donald Trump di cancellare o commutare le pene per 20 persone, con altri provvedimenti simili che dovrebbero arrivare prima della sua uscita dalla Casa Bianca del 20 gennaio, è il fatto che nella lista figurano due persone accusate nell’ambito delle indagini sul Russiagate, quattro guardie di Blackwater implicate nell’uccisione di civili iracheni e tre Repubblicani ex membri del Congresso.

Tutto dopo aver già graziato, circa un mese fa, il suo ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn, anche lui coinvolto nello scandalo. Adesso, tra i nomi indicati dal tycoon compaiono anche quelli di George Papadoulos, consigliere della campagna elettorale che si era detto colpevole nel 2017 di dichiarazioni false agli investigatori federali nell’ambito dell’inchiesta sulle interferenze russe, e di Alex van der Zwaan, prima persona condannata nel processo sul Russiagate. La lista include anche gli ex membri del Congresso Duncan Hunter, Chris Collins e Steve Stockman.

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