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Prima della Scala 2020, Vittorio Grigolo: “Lo facciamo per la fame. Anche noi artisti abbiamo bisogno di lavorare”

Il tenore è uno dei protagonisti dello spettacolo che oggi fa le veci le veci della tradizionale Prima della Scala - senza pubblico ma in diretta su Rai1 -, interpretando 'La donna è mobile' da Rigoletto

di F. Q.

Da Amici al Festival di Sanremo, passando per i maggiori teatri del mondo: Vittorio Grigolo è uno dei protagonisti dello spettacolo che oggi fa le veci le veci della tradizionale Prima della Scala – senza pubblico ma in diretta su Rai1 -, interpretando ‘La donna è mobile‘ da Rigoletto. Un impegno per dimostrare che l’opera è “giovane e aperta, non bigotta”. Grigolo è infatti una delle 24 star della lirica chiamate a dare vita a ‘…a riveder le stelle‘, lo spettacolo ideato dal maestro Riccardo Chailly, in cui si celebrano alcune delle arie più famose e conosciute del melodramma ma non solo. Un cast che gli ha fatto paragonare la serata al Band Aid e a We Are the World. Anche in questo caso “la questione – ha detto Grigolo all’Ansa- è la fame. Non è perchè siamo i più grandi artisti che non abbiamo famiglia e bisogno di lavorare. E poi ci sono parrucchieri, barbieri, tecnici, sarte e le loro famiglie. Un mondo di partite Iva e liberi professionisti. Abbiamo bisogno di un mezzo per continuare a fare spettacolo“. E quindi ben venga una prima in diretta tv, grazie a Rai Cultura, e in streaming in tutto il mondo. Anzi, “questo spettacolo, sono convinto, avrà l’audience più alta della storia – ha sottolineato – e si spargerà la voce a livello mondiale”.

La voce che l’opera è coinvolgente e moderna, accessibile a tutti. Un messaggio facilitato dalla struttura dello spettacolo. Non si tratta di un titolo d’opera “che può essere difficile e un po’ noioso per chi deve stare tre ore sul divano e leggere i sottotitoli, questo “è un messaggio molto forte. Chi sta a casa non si annoia, ma ha l’occasione di far entrare l’opera nella propria vita”. Guai a dire che si tratta di una trasmissione fatta per la tv. “Questo non è uno spettacolo televisivo – ha precisato -. Noi siamo sul palco più famoso del mondo” anche se tutte le esibizioni sono state registrate prima della messa in onda, lo sono state assolutamente dal vivo. “Mettetevi dalla parte di un artista che non si esibisce da nove mesi. A noi serve l’adrenalina del pubblico, di coloro che vogliono sentire e noi cerchiamo questo rapporto – ha aggiunto – attraverso l’occhio delle telecamere. E’ un grosso impegno”. Difficile ma non impossibile, anzi un’occasione per trovare un nuovo pubblico. “Questa – è pronto a scommettere Grigolo – sarà la più grande apertura della Scala e sarà uno spartiacque”.

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