“Ma chi se ne frega del Natale!”. L’espressione l’abbiamo edulcorata un po’, ma Melania Trump negli audio rubati alla Casa Bianca dall’ex amica e collaboratrice Stephanie Winston Wolkoff è stata ben più lapidaria. Insomma, tutto l’entusiasmo social che ogni anno l’oramai ex first lady ha messo nel comunicare al mondo le decorazioni natalizie della Casa Bianca sono fuffa. “Ma vadano a fan…. le decorazioni di Natale. Sono qui a farle ma sai che me ne frega. Giusto perché mi obbligano”, ha affermato Melania in una delle registrazioni audio rubate, durante una puntata del programma della Cnn, Anderson Cooper 360.
C’è quindi chi divertendosi l’ha paragonata al Grinch e chi come Mashable.com ha ricordato ai lettori, con una rapida carrellata di alberi e decorazioni natalizie dal 2017 al 2020 a casa Trump, fossero già presenti sia un po’ di disinteresse a scarsa applicazione, ma anche un certo cattivo gusto, come le decorazioni del 2018 quando la Casa Bianca è diventato una specie di set alla Shining con alberi rossastri grondanti sangue.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez