La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne quest’anno assume un significato particolare e ancora più importante. Il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19, per chi viene maltrattata in famiglia, ha coinciso con un aumento delle violenze dalle quali è stato impossibile sottrarsi anche materialmente, non potendo uscire di casa. Nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 91. Uno ogni tre giorni. Senza contare le richieste di aiuto alle associazioni, che sono cresciute del 73% (Istat).

In questo quadro, si moltiplicano le iniziative per il 25 novembre. A partire da quelle istituzionali, come il video racconto verrà trasmesso alle 10 in streaming sulla webtv della Camera dei deputati “Non chiedermelo. Non è importante”, dedicato all’installazione “Com’eri vestita”, seguito da un incontro a cui parteciperanno il presidente della Camera, Roberto Fico, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni. E anche i cento video-appelli per dire no alla violenza contro le donne dal titolo “Tanti fili, Una Rete”, la campagna di sensibilizzazione che il Consiglio nazionale forense (Cnf) trasmetterà sul proprio canale YouTube.

25 e 28 novembre – Non Una Di Meno in piazza per la giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne e la…

Pubblicato da NON UNA DI MENO su Giovedì 19 novembre 2020

L’associazione Non una di meno sarà nelle piazze di molte città italiane, fisicamente e in streaming, con con azioni, presidi e flashmob, tutte al grido di “se ci fermiamo noi, si ferma il mondo!“.”In questi mesi le nostre vite sono state travolte, non ci siamo mai fermate – scrivono le attiviste in un comunicato – Ma è sempre più urgente fare sentire la nostra voce contro l’aumento vertiginoso di stupri, femminicidi, violenze domestiche che ha segnato i mesi di questa pandemia”. Come sottolinea l’associazione, tutte le manifestazioni si svolgeranno nel rispetto delle regole sanitarie per evitare il rischio di contagio. L’idea a Milano è quella di creare una “zona fucsia”, che si prenda cura dei soggetti più fragili che rischiano di rimanere indietro, come donne, persone della comunità Lgbt+, migranti: ad esempio, con un reddito di autodeterminazione e di emergenza. “Ci mobilitiamo perché abbiamo un piano femminista e transfemminista contro la violenza patriarcale e pandemica, contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere”, scrive Non una di meno.

Per onorare il 25 novembre, in molte città italiane verranno posate nuove panchine rosse, il simbolo della lotta alla violenza di genere. A Palermo, in ogni quartiere della IV circoscrizione sarà dipinta di rosso una panchina per ricordare le donne vittime. L’Università di Siena ne installerà due nei locali dell’Ateneo. Anche a Capalbio ci sarà la posa di una panchina rossa. Nella sede Rai di Roma un fascio di luce rossa illuminerà la facciata del palazzo di viale Mazzini sulla quale sarà proiettata la scritta “Insieme contro la violenza sulle donne”, dalla sera del 24 alla mattina del 26 novembre. Le panchine rosse, già presenti in diverse sedi Rai, verranno posizionate all’interno delle scenografie di alcuni programmi tv e della visual radio. A Milano l’amministrazione comunale ha organizzato una fitta rete di eventi online e in streaming. Inoltre, dieci panchine rosse sono state posizionate all’interno del parco dell’Idroscalo, per diffondere un messaggio di sensibilizzazione. Su ogni panchina è stata fissata una targa con i numeri di telefono, di realtà locali e nazionali, a cui possono rivolgersi le donne che necessitano di aiuto.

ActionAid ha attivato una campagna di sensibilizzazione e sostegno alla causa. Si chiama Call4Margherita e prende il nome dalla pizza che lo scorso agosto ha salvato una donna. Per salvarsi dal compagno violento, ha chiamato la polizia e ha finto di ordinare una pizza. L’agente ha compreso la richiesta di aiuto e l’uomo è stato arrestato. Dal 25 novembre al 2 dicembre, grazie alla collaborazione con diverse pizzerie di Milano, Bologna, Roma, Napoli, sarà possibile partecipare alla campagna ordinando una pizza Margherita, che verrà recapitata a casa dai rider Call4Margherita. Il ricavato andrà ai Centri antiviolenza dedicati alle donne. Le pizze saranno consegnate in un cartone realizzato appositamente per la campagna, su cui si potrà leggere un messaggio di protesta: “Finché i Centri Antiviolenza rischieranno di chiudere per mancanza di fondi e servizi sociali, non ci saranno strumenti migliori per combattere la violenza.” Ogni pizzeria aderente (l’elenco su actionaid.it) esporrà anche locandine e materiale informativo per spiegare la mobilitazione.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Onu nel 1999. La data segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno. Il 25 novembre ricorda il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, avvenuto nel 1960 in Repubblica Dominicana. Le tre sorelle erano attiviste politiche che furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate da agenti del Servizio di informazione militare. L’Onu nel 1993 ha ufficializzato la data, che era stata scelta dalle attiviste latinoamericane.

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