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Cigno avvelenato e ferito: una passante lo nasconde sotto la giacca e lo salva facendo 37km a piedi, in metro e auto

La ragazza, che aveva lavorato per cinque anni come responsabile della cura degli animali presso il centro di riabilitazione del Wild Bird Fund a Manhattan, salvando oche a Central Park, falchi dalla coda rossa a Brooklyn e altre specie in altre parti della città, ha subito capito che qualcosa nella splendida pennuta non andava

di Davide Turrini

Va a farsi una passeggiata nel parco e in maniera rocambolesca salva un cigno reale. L’idea della trentenne Ariel Cordova-Rojas era quella di passare un giovedì in mezzo alla natura raggiungendo in bicicletta il Jamaica Bay Wildlife Refuge nel Queens a New York. I colori delle foglie autunnali, gli uccelli in volo, le nebbie di inizio novembre, poi all’improvviso ecco uno splendido esemplare femmina di cigno reale a bordo di un fiumiciattolo che sembra come immobile. La ragazza, che aveva lavorato per cinque anni come responsabile della cura degli animali presso il centro di riabilitazione del Wild Bird Fund a Manhattan, salvando oche a Central Park, falchi dalla coda rossa a Brooklyn e altre specie in altre parti della città, ha subito capito che qualcosa nella splendida pennuta non andava. Difficile però improvvisare un approccio e possibilmente un ricovero senza attrezzature adatte da pronto soccorso per un animale lungo a volte anche oltre il metro e mezzo.

Ariel non si è però persa d’animo e ha avvolto il cigno nella sua giacca trasportandolo tra gemiti e deboli tentativi di fuga per oltre un chilometro a piedi fino alla propria bicicletta. Lì ha chiamato diversi centri di cura per volatili senza successo, ma a quel punto si è materializzata una coppia di signori che ha offerto un passaggio alla ragazza, al cigno e alla bicicletta fino alla prima stazione della metropolitana. Il New York Times, che ha pubblicato per primo la vicenda, ha mostrato anche alcuni scatti di un fotografo amatoriale che ha seguito all’improvviso il viaggio verso il pronto soccorso degli uccelli. Una foto ritrae infatti il cigno reale seduto su una panca di un vagoncino della metro.

“C’erano poche persone sul treno e nessuno sembrava essere turbato“, ha raccontato la ragazza. “Un uomo era seduto proprio di fronte a me ed era al telefono. Non so nemmeno se ha notato che c’era un cigno davanti a lui”. E comunque tutto è bene quel che finisce bene. Il cigno è stato portato nella sede del Wild Bird Fund e i veterinari hanno stabilito che era un po’ sottopeso e che nel sangue aveva segni di avvelenamento da piombo. “Spesso questo accade quando i cigni ingeriscono pesi usati dai pescatori con le lenze”. L’animale rimarrà un’altra settimana in cura, ma i veterinari hanno spiegato che se la caverà e che verrà riportato vicino al luogo in cui è stato trovato.

I cigni reali non sono originari del Nord America e sono stati introdotti negli Stati Uniti nord-orientali dall’Europa occidentale nel XIX secolo come animali domestici e come abbellimento per parchi e stagni. La presenza dei cigni reali, ricorda il NYT, è stata definita nel recente passato “invasiva” tanto che nel 2014 i funzionari statali per la conservazione delle specie hanno deciso di eliminarne tutti gli esemplari nel giro di 11 anni. Il cigno reale sarebbe colpevole di distruggere gli habitat di anatre e oche autoctone e rappresenterebbe un rischio per gli aerei in decollo e in atterraggio. La proposta ha attirato però una forte opposizione del fronte ambientalista e il governatore Cuomo alla fine ne ha bloccato l’esecuzione.

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