Quarto giorno di cortei a Napoli, migliaia di commercianti e cittadini sono scesi in piazza del Plebiscito dando vita a una manifestazione pacifica dopo la guerriglia dei giorni scorsi. “Poche teste calde non rappresentano questa città. Questo è il messaggio che deve passare – dicono dalla piazza – siamo qui pacificamente per i nostri diritti, questo è già un lockdown, la gente ha paura di uscire, i negozi sono vuoti e troppe persone stanno ancora aspettando gli aiuti economici promessi”. Tra la gente serpeggia poca fiducia nelle misure di sostegno annunciate dal governo. “Questa è la regione del lavoro nero – spiegano i manifestanti – ci sono troppe persone che già adesso stanno facendo la fame e per le quali non è previsto nulla. Ci stanno costringendo a scegliere se morire di fame o morire di Covid”. Il corteo da piazza del Plebiscito si è mosso verso la sede della Regione Campania. Le forze dell’ordine hanno aperto un varco per lasciar passare i manifestanti in segno di distensione. Fuori la sede dell’ente regionale un piccolo gruppo ha tentato di raggiungere il lungomare ma è stato bloccato dagli agenti in tenuta antisommossa. Molti applausi invece sono stati rivolti all’indirizzo delle forze dell’ordine.

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Antagonisti, estremisti di destra, anarchici, giovanissimi, ultras, criminali comuni e non: identikit degli autori delle violenze

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