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Nina Zilli: “Credo di aver preso il covid al ristorante”. Sommersa di insulti dagli haters. Lei: “Non ho incolpato nessuno”

"La mia intenzione era ed è quella di tutelare le fasce più fragili e sensibilizzare coloro che frequentano luoghi pubblici. Non ho tenuto comportamenti inappropriati, non sono andata in bar o a feste in mezzo alla gente senza protezioni. Sono sempre stata super attenta", ha risposto la cantante ai tanti insulti che le sono arrivati via social

di F. Q.

Negli ultimi giorni ho fatto due tamponi risultati negativi, un sierologico sempre negativo e poi mi è venuta la febbre. Credo che questi esametti siano un po’ ballerini. Ma come facciamo a essere sicuri se anche chi come me si tamponava ogni 5 secondi? Li ho sempre pagati di tasca mia, raddoppiandoli quando andavo ospite in televisione. Lo facevo per proteggere prima la mia famiglia e poi me. Sappiate che non ha funzionato. Credo di averlo preso a una cena perché al ristorante quando si mangia sono tutti senza mascherina. Vi consiglio di non andare al ristorante, di non stare più in luoghi chiusi affollati. Ho fatto di tutto per non prenderlo, ve lo giuro. Eppure va oltre il nostro controllo”. Queste le parole di Nina Zilli che hanno scatenato la furia di alcuni haters, utenti e ristoratori: “Fossi un ristoratore, farei immediatamente una bella class action e una causa per danni“, si legge e diversi proprietari di locali hanno attaccato la cantante. “Non puoi sapere dove hai preso il coronavirus, forse lo hai preso parlando con la tua vicina, basta colpare ai ristoranti“, “Ancora mi manca il #Covidiota che dà la colpa dell’aumento dei contagi ai ristoranti che non hanno opportunamente schedato i propri clienti“, e così via con frasi di questo tenore. Lei ha risposto prima sui social e poi su La Stampa: “Il problema è che avendo scritto che ho preso il Covid dentro un ristorante sono stata subissata di commenti ‘non proprio gentili’ sulla mia persona e sul mio modo di reagire. Soprattutto secondo molti non avrei dovuto incolpare i ristoranti e i ristoratori per la diffusione della malattia. Io non ho mai incolpato nessuno. La mia intenzione era ed è quella di tutelare le fasce più fragili e sensibilizzare coloro che frequentano luoghi pubblici. Non ho tenuto comportamenti inappropriati, non sono andata in bar o a feste in mezzo alla gente senza protezioni. Sono sempre stata super attenta. Eppure il Covid mi ha colpita ma non affondata”.

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