Piercamillo Davigo potrebbe lasciare presto il Consiglio nazionale della magistratura. Il motivo? Tra qualche giorno compirà 70 anni , l’età massima per la permanenza in magistratura: dovrà dunque andare in pensione. Dilemma: sarà pure costretto a lasciare il Csm? Secondo la commissione Verifica Titoli di Palazzo dei Marescialli sì, dovrà lasciare il consiglio. La commissione si è espressa a maggioranza (2 componenti su 3). A favore della proposta della maggioranza, invece, hanno votato la presidente Loredana Miccichè e la consigliera Paola Braggion, entrambe di Magistratura Indipendente, la corrente di cui è stato un esponente lo stesso Davigo prima di fondare il gruppo di Autonomia e Indipendenza. Si è astenuto, invece, il laico eletto dal M5s Alberto Maria Benedetti.

Sulla data sta decidendo in queste ore il Comitato di presidenza. “Mi sono astenuto soprattutto perchè la questione è complessa e merita di essere approfondita- dice Benedetti – E la complessità della questione non riguarda soltanto ragioni giuridiche ma anche ragioni diverse sul funzionamento del Csm, la messa in sicurezza dei suoi provvedimenti e della loro validità. C’è una valutazione complessiva che mi ha indotto in questa fase, quella della Commissione, a tenere un atteggiamento di astensione. Mentre in plenum naturalmente potrei anche decidere di votare in un senso o nell’altro”. È possibile, però, che l’orientamento della commissione venga ribaltato dal plenum di Palazzo dei marescialli a cui spetta la decisione finale, prevista per il 19 ottobre. Fondamentali, in questo senso, saranno i voti dei consiglieri di Area, la corrente di sinistra delle toghe.

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