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Red Bull, caccia all’erede “Boss”: investì e uccise un poliziotto nel 2012, ora è ricercato dall’Interpol

Quella dell’Interpol è l’ultima mossa in ordine di tempo in una vicenda che va avanti senza soluzione da un anno: le accuse contro Vorayuth furono ritirate lo scorso luglio e questo scatenò la furia dell’opinione pubblica in Thailandia: un inaccettabile caso di impunità riservata all’elite del paese. D'altra parte, il fuggiasco non manca di farsi vedere per feste e cerimonie prestigiose, a bordo di auto sempre lussuose

di F. Q.

Si chiama Vorayuth “Boss” Yoovidhya, ha 35 anni ed è il nipote dell’inventore della Red Bull, Chaleo Yoovidhya, già a capo di una industria farmaceutica. Ora, l’Interpol ha spiccato un mandato d’arresto ‘Boss’, relativo all’incidente fatale accaduto 2012 in cui rimase ucciso un agente di polizia. “Boss” guidava una Ferrari ed era sotto effetto di cocaina. Quella dell’Interpol è l’ultima mossa in ordine di tempo in una vicenda che va avanti senza soluzione da un anno: le accuse contro Vorayuth furono ritirate lo scorso luglio e questo scatenò la furia dell’opinione pubblica in Thailandia: un inaccettabile caso di impunità riservata all’elite del paese. D’altra parte, il fuggiasco non manca di farsi vedere per feste e cerimonie prestigiose, a bordo di auto sempre lussuose. Un’indignazione non si è fermata e ha indotto a nuove accuse contro il fuggiasco: guida spericolata sotto effetto di cocaina che ha causato la morte dell’agente. Il portavoce della Polizia, Krissana Pattanacharoen, ha confermato oggi la cosiddetta ‘nota rossa’ emessa dall’Interpol all’inizio della settimana, l’allerta più urgente fra quelle emesse dall’agenzia di polizia internazionale “Dobbiamo fare tutto il possibile per riportarlo nel paese – ha detto – perché si tratta di un reato grave”.

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