L’idea era nata durante il lockdown da due amici disegnatori di Roma, Federico Russo e Matteo Brogi. Nelle settimane in cui tutta Italia era costretta a restare a casa per tentare di limitare la pandemia da coronavirus, per uscire era necessario avere con sé il modulo dell’autocertificazione. Russo e Brogi hanno scelto di farne la loro tela: hanno creato una pagina Instagram “Autocertificazioni Illustrate” in cui sono state raccolte illustrazioni e disegni da tutta Italia realizzati sui moduli. Ora, dal 2 al 4 ottobre al Centro Giovani nel cuore di Trastevere a Roma, le Autocertificazioni diventano una mostra. Grazie al sostegno dell’associazione Libreria Zalib, verrà esposta una selezione delle opere che hanno preso parte al progetto artistico.
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Autocertificazioni illustrate
All’iniziativa hanno partecipato artisti, designer, illustratori, street artist ma anche disegnatori non professionisti, tutti accomunati dalla voglia di esprimere attraverso l’arte il proprio stato d’animo o pensiero sulla difficile situazione sociale ed emotiva che si stava vivendo. La pagina Instagram ha raggiunto in breve tempo oltre 10mila follower, raccogliendo e pubblicando oltre 500 opere da tutta Italia in tre mesi. I contributi artistici sono stati sviluppati attraverso diverse forme di espressione artistica: la pittura, l’arte digitale, la fotografia, i video, i collage.
Le Autocertificazioni Illustrate esposte in mostra andranno a creare un archivio storico-artistico. La rivisitazione del foglio burocratico, che è stato un simbolo del tempo di emergenza, diventerà memoria della difficile crisi sanitaria, sociale ed economica vissuta dall’Italia. L’associazione devolverà parte del ricavato dell’evento a Emergency. L’organizzazione, attiva anche durante il periodo di lockdown, consegnerà pacchi alimentari e beni di prima necessità alle persone in difficoltà, per combattere l’emergenza della nuova povertà che la crisi sanitaria ha lasciato dietro di sé. L’obiettivo di Autocertificazioni Illustrate è quello di rendere la mostra itinerante, per raggiungere i territori che sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia.