Mentre nell’auto di Viviana Parisi non è stata trovata alcuna traccia di sangue, stanno dando i primi risultati le ricerche con il luminol condotte nelle campagne di Caronia. Gli esperti della Scientifica hanno passato al setaccio ogni angolo della zona in cui sono stati rinvenuti i resti della donna – scomparsa il 3 agosto e ritrovata morta pochi giorni dopo – e del piccolo Gioele. A pochi passi dal luogo in cui il carabiniere in pensione ha dato una svolta al caso il 19 agosto scorso, scovando il corpicino del bambino sotto ai rovi, sono state individuate delle tracce ematiche. “Dovremo aspettare una decina di giorni per sapere i risultati”, ha fatto sapere il legale della famiglia Mondello, Pietro Venuti. “Non si sa se appartengono ad animali o persone”.

I sopralluoghi della polizia ieri sono andati avanti per tutto il giorno. Dalle dieci del mattino un gazebo è stato sistemato nei pressi del traliccio dal quale – secondo una delle ipotesi degli inquirenti – la dj torinese si sarebbe gettata per togliersi la vita. Il luminol è stato utilizzato per cercare tracce di sangue nel bosco circostante e nei casolari presenti nell’area. Nel corso del sopralluogo, deciso dal procuratore di Patti Angelo Cavallo, sono stati condotti degli accertamenti irripetibili e sono stati prelevati anche dei campioni di Dna dai cani presenti nella zona. Sin dai giorni della scomparsa della donna, infatti, i pm non hanno escluso che potesse essere stata aggredita dai due cani di un allevatore che vive poco lontano. L’obiettivo è quello di stabilire se ci sia una compatibilità con il Dna ricavato dagli indumenti del bambino e dai morsi sulle gambe di Viviana.

“I miei cani si comportano bene e lo hanno visto anche i poliziotti. Stanno chiusi nel recinto e non escono in questi giorni”, ha commentato all’Adnkronos Paolo Carroccetto, l’allevatore proprietario di un molossoide e di un meticcio che vivono in un casolare a poche decine di metri di distanza dal luogo del ritrovamento del piccolo Gioele. “Non sono preoccupato – commenta dopo i prelievi fatti dai veterinari – siamo sereni. I miei cani sono tranquilli, non vanno in giro per i boschi, sono sempre chiusi”. L’avvocato della famiglia Mondello conferma i nuovi esami disposti dalla procura. “Vedremo quello che emergerà da queste analisi, dobbiamo dire che tutti gli allevatori sono stati disponibili e che si è riusciti a fare le analisi agli animali”, spiega. “Intanto martedì sarà fatto un esame da parte dei medici legali sul cranio del piccolo Gioele e anche questo riteniamo possa essere un atto importante per le indagini”. Resta il fatto, conclude, che a suo parere si tratta di accertamenti “tardivi”.

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