In Trentino si registra una nuova aggressione da parte di un orso, non dissimile da quella avvenuta un paio di mesi fa ai danni di due cacciatori sul Monte Peller. Questa volta a subirne le conseguenze è un carabiniere, mentre il plantigrado, probabilmente M57, è stato catturato e condotto nell’area del Casteller, non lontano da Trento, dove vengono tenuti gli animali problematici. La notizia dell’aggressione è stata data dalla Provincia Autonoma con un comunicato. “Un esemplare di giovane orso, con ogni probabilità M57, si è reso protagonista nella serata del 22 agosto di un attacco ad un uomo ad Andalo, nei pressi del laghetto alle porte del paese, meta delle passeggiate di tanti villeggianti e residenti”.

L’episodio è accaduto con il buio. “Attorno alle 22.30 l’orso, un esemplare di 121 chili e circa due anni e mezzo di età, ha aggredito la persona, che stava facendo una breve escursione, buttandola a terra e provocandole diverse ferite. Il presidente della Provincia ne ha quindi disposto la cattura in virtù dei poteri contingibili e urgenti che gli appartengono”. La cattura è stata eseguita dal personale del Corpo forestale della Provincia, con l’aiuto anche dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Andalo. “Nel corso della notte è stato individuato l’esemplare, mentre si alimentava in alcuni cassonetti, incurante delle luci e della presenza di persone, sempre all’ingresso del paese di Andalo, in direzione Fai. L’orso è stato narcotizzato e trasportato al Casteller”. Si è trattato di una notte movimentata.

Secondo la forestale, il plantigrado “negli scorsi mesi aveva già manifestato una indole estremamente confidente nei confronti dell’uomo, destando preoccupazione e venendo quindi monitorato nelle sue azioni”. Aveva seguito “molto da vicino degli escursionisti nei boschi dell’altopiano della Paganella, aveva fatto incursione nei centri abitati e aveva più volte rovistato nei cassonetti in cerca di cibo”. L’attacco di sabato sera è avvenuto ai danni di un carabiniere che, assieme ad un’altra persona, stava passeggiando in attesa di prendere servizio per il turno notturno in caserma. “L’aggressione – spiegano i forestali sulla base delle dichiarazioni dei due uomini – è stata improvvisa, senza provocazione: è avvenuta nei pressi del lago-biotopo che d’inverno è anche utilizzato come pista di fondo. L’area è adiacente a diverse attrezzature sportive (fra cui maneggio, palestra di roccia, campo da calcetto e un campeggio) ed è un punto di attrazione molto frequentato dai turisti”. L’orso è stato narcotizzato verso le 4 del mattino, grazie anche al supporto del personale veterinario specializzato. Nei prossimi giorni verranno effettuate le analisi genetiche per la comparazione delle tracce rimaste sui vestiti del carabiniere aggredito con il Dna dell’animale, per avere la certezza che l’aggressore sia proprio lui.

*immagine d’archivio

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