Doveva essere una vacanza-premio, dopo la fine della scuola superiore. Un viaggio all’insegna del divertimento prima degli studi universitari o della ricerca di un’occupazione. E invece il soggiorno all’isola di Pag, in Croazia, si è trasformato in un incubo per 26 ragazzi del Veneto. Una diciottenne padovana, infatti, è risultata positiva al coronavirus. Così per tutti i componenti della comitiva (composta da 13 padovani) è scattato l’isolamento e il relativo tampone.

Erano partiti il 25 di luglio grazie al pacchetto proposto da un’agenzia di Brescia. Erano arrivati nel Paese balcanico e, dalla terraferma, avevano raggiunto l’isola a bordo di un traghetto. Lì, bagni al mare ma anche feste e serate in discoteca. Poi, al ritorno a casa l’1 di agosto, la giovane inizia ad accusare sintomi influenzali. La febbre non accenna a scendere, così il medico curante le prescrive immediatamente il tampone. Risultato: positiva. Anche per l’amica lo stesso esito, con la differenza che è asintomatica. Le diverse Usl coinvolte hanno rintracciato tutti i giovani, ora in quarantena in attesa di sapere se hanno contratto l’infezione da Covid-19.

In Croazia i contagi sono tornati a crescere in modo esponenziale – come in tutti i Balcani – dallo scorso 24 giugno. Tra il 4 e il 5 di agosto ci sono stati 58 positivi, nella giornata di ieri il dato è sceso a 28. Il trend, tuttavia, è in crescita costante.

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