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Alanis Morissette: “Senza terapia sarei morta”

“Alanis si sta ancora riprendendo dal ‘furto’ - scrive il Guardian - e da traumi sessuali passati di cui non dà dettagli. Sente che potrebbe essere ancora oggi vittima di abusi. Ma è una catena che vuole spezzare”

di F. Q.

Alanis Morissette è tornata con un nuovo album – il nono, “Such Pretty Forks in the Road” – e in un’intervista al Guardian rivela di essere finalmente “guarita” dalle sue dipendenze, confessando che “se non avessi fatto terapia nel corso di tutta la mia vita, non penso che sarei qui ora”.

“Ero davvero molto dipendente”, ha iniziato a raccontare, precisando però come le sue dipendenze non fossero legate a alcol o stupefacenti: “Lavoro, amore e cibo” sono stati i suoi punti deboli, che l’hanno portata a soffrire di disordini alimentari sin dall’infanzia. Poi si è rimessa in piedi, ma la rabbia non è svanita del tutto. “Alanis si sta ancora riprendendo dal ‘furto’ – scrive il Guardian – e da traumi sessuali passati di cui non dà dettagli. Sente che potrebbe essere ancora oggi vittima di abusi. Ma è una catena che vuole spezzare”.

In questo suo ultimo album la cantante fa i conti con i suoi demoni, come la depressione post partum, vissuta dopo la nascita del terzo figlio, Winter, lo scorso agosto: in particolare in “Nemesis”, parla della gravidanza non programmata. “Sono eccitata ma anche piena di disperazione. Questa metamorfosi ha chiuso una porta e ha aperto una finestra”, canta lasciando andare tutte le sue paure e difficoltà del passato.

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