Attualità

Elisa di Rivombrosa, il colpo di scena dopo anni: la parte principale non doveva essere di Alessandro Preziosi

La regista ha spiegato a Tv Sorrisi e Canzoni che era stato scelto per la parte del Conte Ristori e come mai rifiutò

di F. Q.

“L’idea iniziale era di fare una serie tratta dal romanzo ‘Pamela, o la virtù premiata‘ di Samuel Richardson. Si sarebbe dovuta chiamare Pàmela, con l’accento sulla prima “a”. Avremmo dovuto girare in inglese, in Irlanda”. Così Cinzia TH Torrini ha spiegato a Tv Sorrisi e Canzoni quella che era l’idea di partenza per la fiction che poi si è chiamata Elisa di Rivombrosa e che sta andando in onda, in replica, su Canale5, conquistando i social a distanza di anni. “Per il titolo ci fu un braccio di ferro tra me e Maurizio Costanzo – ha spiegato ancora la regista – lui non voleva aggiungere “di Rivombrosa” sostenendo fosse troppo complicato, ma “Elisa” sembrava il nome di una soap qualsiasi, io la volevo nobilitare. Quella volta la spuntai io. Per l’ultima puntata Costanzo mi inviò una bellissima composizione di fiori con un biglietto: ‘Avevi ragione'”. Ma il “colpo di scena” più forte che arriva a distanza di anni riguarda il protagonista maschile, il Conte Fabrizio Ristori che non avrebbe dovuto essere interpretato da Alessandro Preziosi: “Il protagonista maschile avrebbe dovuto essere Alessio Boni, ma Marco Tullio Giordana lo scelse per ‘La meglio gioventù’ e lui decise di andare, perché era un ruolo più nelle sue corde. Ricominciai allora con i provini e scelsi Alessandro Preziosi: aveva la fisicità e la personalità giuste”.

Come molti, sanno la protagonista femminile è invece Vittoria Puccini e Cinzia TH Torrini ha capito di aver scelto bene dopo una cena a casa sua: “Alessandro sfiorò il braccio di Vittoria, lei diventò rossa come un peperone e lui prese la scossa”. L’amore (fuori dal set) tra i due è infatti durato anni.

Elisa di Rivombrosa, il colpo di scena dopo anni: la parte principale non doveva essere di Alessandro Preziosi
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.