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Antonello Venditti: “La mascherina è il burqa dell’Occidente, dietro c’è il dio della paura. La politica non si occupa della musica? Diffidenza che nasce da un pregiudizio”

Il cantautore traccia un bilancio, al momento disastroso, del mondo musicale. Antonello Venditti con Francesco De Gregori ha dovuto spostare di un anno il concerto.evento che era previsto il 5 settembre all'Olimpico. Di conseguenza centinaia di lavoratori sono rimasti a casa senza lavoro né tutele sufficienti: “Tutto nasce da un pregiudizio”, afferma 

di Andrea Conti

C’era tanta attesa per il grande concerto-evento di Antonello Venditti e Francesco De Gregori, previsto allo Stadio Olimpico di Roma il 5 settembre 2020. A causa dell’emergenza sanitaria e alla luce delle disposizioni governative che impediscono gli assembramenti di persone, è stato tutto spostato al 17 luglio 2021. Una decisione, inevitabile, che ha lasciato a casa centinaia di lavoratori fragili dello spettacolo, che rimangono in attesa di tutele sufficienti e supporto economico. “La politica non si occupa di musica perché è una diffidenza che nasce da un pregiudizio. – afferma Venditti a Vanity Fair – Ricorda quel ministro che diceva che con la cultura non si mangia? Per alcuni politici noi siamo strafortunati: qualcuno ancora ci batte le mani mentre a loro tirano i pomodori. Sembra che dicano: ‘Ma che cosa volete dalla vita voi che avete tutto a iniziare dagli applausi? Non vi dovete lamentare, ma esser allegri’. Purtroppo chi non riesce a pagare la bollette o a fare la spesa tanto felice non può essere”.

II discorso poi si sposta sulla società, ormai segnata da due mesi e mezzo di lockdown e convivenza con il Covid-19. “Il danno più grave, ancora una volta, è culturale. – continua Venditti – Non entro nel merito dell’utilità della mascherina, ma so che ha creato un immenso distanziamento. È il burqa dell’Occidente. È una cosa che ti porta lontano dagli altri. È una difesa, ma anche un manifesto di ripulsa. È come dire ‘non mi fido di te’. È una nuova religione, la mascherina, e dietro non ha la croce, ma il dio della paura. Usciremo davvero dalla pandemia soltanto quando ce la toglieremo”.

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