Mente la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina presentava a Roma le linee guida per la ripresa della scuola, a Milano nelle stesse ore il maestro e assessore all’edilizia scolastica, Paolo Limonta, faceva l’ennesimo sopralluogo in un istituto per cercare una soluzione al rientro in aula. In attesa delle indicazioni del Ministero, la giunta del capoluogo lombardo si è già messa al lavoro per preparare un piano in vista di settembre.

Limonta e il suo staff hanno mappato gli spazi scuola per scuola e hanno incontrato tutti i presidi e li hanno ascoltati, giungendo alla conclusione che il 20% delle aule delle scuole milanesi non è in grado di garantire il distanziamento di un metro tra banco e banco. Per questo hanno pensato di usare dei moduli prefabbricati in legno per sopperire alle mancanze strutturali e assicurare la massima sicurezza per alunni e docenti.

“Abbiamo monitorato l’interno di ogni scuola, prendendo in considerazione non solo le aule ma gli atrii, i corridoi – spiega Limonta a Ilfattoquotidiano.it -. Non vogliamo usare laboratori e palestre perché i ragazzi hanno diritto ad usarli per lo scopo per i quali sono stati realizzati. Abbiamo fatto una verifica anche degli spazi esterni: cortili, giardini. Così come abbiamo cercato di capire quali cinema, teatri, oratori, biblioteche sono a disposizione sul territorio”. Un lavoro enorme fatto per essere pronti di fronte a qualsiasi scenario.

Con le ultime disposizioni del Governo che prevedono il distanziamento da bocca a bocca la carenza di spazi dovrebbe ridursi ma in alcune realtà si dovranno comunque dimezzare gli alunni presenti in classe. “Se non dovessero bastare – prosegue l’assessore – gli spazi a scuola realizzeremo dei prefabbricati in legno provvisori adatti ad ospitare gruppi classe. Si tratta di moduli riscaldati, belli, accoglienti e con i bagni. Le ditte che li producono li consegnano chiavi in mano. Abbiamo deciso di fare questo lavoro per non farci cogliere impreparati e per dare un segnale ai dirigenti che non saranno lasciati soli. L’amministrazione lavora per il rientro in sicurezza”. L’assessore all’edilizia ci tiene poi a sottolineare che non si tratterà di prefabbricati stile container ma di strutture mobili in legno “perché la scuola dev’essere bella”. E anche nel caso in cui dovesse cessare l’emergenza coronavirus questi moduli in legno troveranno un altro impiego.

Tutti gli sforzi ora sono concentrati nel rispettare i tempi dettati dal calendario scolastico: chiarito il discorso dei finanziamenti che dovrebbero in gran parte arrivare dal Governo, fatta la mappatura, per la prima settimana di settembre tutto sarà pronto. Paolo Limonta sta verificando anche come riorganizzar corridoi e atri rispettando le norme di sicurezza: “Non faremo nuovi muri ma useremo degli arredi, librerie e piccoli armadi per delimitare gli spazi. In ogni caso stiamo verificando con i Vigili del Fuoco se ciò è compatibile con le norme vigenti. Dobbiamo ripartire. Sto lavorando con la convinzione che le scuole devono risarcire i bambini di tutto quello che gli è stato tolto”.

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Scuola, il Ministero: “Stiamo mappando tutti gli edifici per organizzare il rientro. Ipotesi ripristino di 3mila istituti dismessi”

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