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Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi difende Sergio Sylvestre: “Vorrei che solo gli stranieri cantassero il nostro inno”

La sua presa di posizione non è piaciuta però a molti che su Twitter subito hanno commentato: “Stasera Sgarbi ha toppato con l’inno, ma da lui possiamo aspettarci di tutto. Stavolta è stato antipatico e anti italiano”. E ancora: “Ogni tanto non sa quello che dice”

di F. Q.

“Vorrei che soltanto stranieri cantassero il nostro inno, vorrebbe dire che lo spirito italiano è dentro di loro”. A dirlo è Vittorio Sgarbi che, ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, è tornato a parlare di quanto avvenuto settimana scorsa durante la finale di Coppa Italia Napoli-Juventus, quando l’ex vincitore di Amici Sergio Sylvestre ha avuto un attimo di esitazione durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli. L’episodio aveva fatto molto discutere ed era stato subito bollato come gaffe da chi, sui social, lo accusava di aver dimenticato le parole dell’inno nazionale, nonostante il giovane cantante avesse spiegato che l’incertezza era stata dovuta alla grande emozione del momento.

Ora, dopo i molteplici attacchi ricevuti, in sua difesa si è schierato Vittorio Sgarbi. Ma la sua presa di posizione non è piaciuta a molti che su Twitter subito hanno commentato: “Stasera Sgarbi ha toppato con l’inno, ma da lui possiamo aspettarci di tutto. Stavolta è stato antipatico e anti italiano”. E ancora: “Ogni tanto non sa quello che dice”, “Stavolta non sono d’accordo”.

Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi difende Sergio Sylvestre: “Vorrei che solo gli stranieri cantassero il nostro inno”
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