Record di nuovi casi di coronavirus da due mesi in Cina. In 24 ore, fino alla mezzanotte di sabato 13 giugno, il Paese ha registrato il suo totale giornaliero più alto: 57 positivi al Covid-19, di cui 36 solo nella città di Pechino, ha riportato il ministero della Salute cinese. I casi della Capitale sono tutti collegati al mercato di carne, frutta e verdura di Xinfadi, il più grande della città. Individuato il focolaio, scoppiato secondo la stampa locale, da un tagliere usato per vendere salmone, il mercato è stato subito isolato per essere sanificato ed è scattato il lockdown in diversi quartieri di Pechino: undici complessi residenziali nel sud della capitale della Cina, nove scuole e asili nelle vicinanze sono stati chiusi.

Pang Xinghuo, vicedirettore del centro di Pechino per il controllo e la prevenzione delle malattie, citato dall’agenzia cinese Xinhua, ha sottolineato che tra i contagiati della Capitale, 27 sono lavoratori del mercato e nove sono persone che in qualche modo sono entrate in contatto con il posto. A Xinfadi sono stati prelevati 1.901 campioni di carne, superfici, pattumiere, maniglie e altri oggetti, di cui 40 sono risultati positivi al Covid-19. L’origine della diffusione del virus, riporta la stampa locale, è attribuita a un tagliere usato per vendere salmone importato. E proprio l’accento sul prodotto estero ha spinto alcune grandi catene di distribuzione alimentare ad eliminare il prodotto dai loro scaffali.

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