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Fabio Rovazzi: “Ho vissuto mesi brutti, combattendo cose assurde. Quando mi dicono che il coronavirus non esiste, impazzisco”

In un'intervista rilasciata ad Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera il cantante ha raccontato molto di come ha vissuto questo periodo e di cosa farà adesso: dal suo parere sui tormentoni che ci saranno questa estate (se ci saranno) al prossimo trasloco. Ma soprattutto, Rovazzi ha parlato del dramma del coronavirus che lo ha toccato da vicino

di F. Q.

Fabio Rovazzi si è raccontato in un’intervista rilasciata ad Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera: dal suo parere sui tormentoni che ci saranno questa estate (se ci saranno) al prossimo trasloco. Ma soprattutto, Rovazzi ha parlato del dramma del coronavirus che lo ha toccato da vicino: “Il caso dei gilet arancioni in Duomo mi ha stupito. Non per le persone che ci sono andate ma per l’autorità che non si è fatta sentire. E quando qualcuno dice che il coronavirus non esiste lo prendo di petto. Impazzisco. Ho vissuto una tragedia da vicino”. Suo nonno è infatti morto per covid: “La situazione nelle RSA era drammatica. Ho vissuto mesi brutti combattendo contro cose assurde. Avrei potuto fare un post di divisione e attacco. Non l’ho fatto per rispetto del nonno e per non sporcare il nostro rapporto. Con i giorni ho capito che cercare il colpevole per una cosa imprevedibile come questa non era utile”, ha spiegato. Qualche parola anche sulle dirette social che ha fatto durante l’isolamento, insieme a tanti personaggi. Quello che lo ha colpito di più? “Quando ho annunciato Renzi tutti i personaggi del web mi hanno sconsigliato di invitarlo perché ai ragazzini non interessa la politica. Ero preoccupato che facesse propaganda. Anche fare il simpatico in fondo lo è, ma poteva fare peggio”.

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