Emis Killa di certo ha sempre detto senza filtri quello che pensa, anche in maniera sin troppo diretta. In passato alcune sue frasi, publicate sui social, hanno scatenato dibattiti accesi. “Se non leccate la fi** sarete sempre cornuti. E ve lo meritate onestamente”, scriveva su Twitter a gennaio 2019. Poi a giugno commentava: “A una donna non dovrebbero mai puzzare le ascelle. Neanche se fa la maratona di New York. Che incubo”.

È successo anche stavolta, alcune sue frasi hanno scatenato vivaci proteste e indignazioni. Emis Killa ha risposto che il suo tipo di ragazza ideale deve essere “femminile”. Un fan gli domanda: “Oggi ha ancora senso l’aggettivo ‘femminile’?”. La risposta arriva diretta: “A meno che non vi piacciano le donne con i peli che parlano come uomini e via dicendo, sì. Adesso mi aspetto le femministe che mi romperanno i cogli**i”. L’argomento non si esaurisce e un altro utente chiede: “Puoi definire ‘parlano come gli uomini’?”. Il rapper riporta una frase durissima, forse una delle tante ricevute in messaggi privati su Instagram e rincara la dose: “’Porco**** che bono sei, ti succhierei il ca*** coì forte che ti entra il lenzuolo nel c***’. Non so a voi, a me le femmine piacciono più chic”.

Il discorso poi vira verso un argomento delicatissimo: l’autolesionismo. C’è chi chiede: “Perché tutti la considerano una cosa di cui vergognarsi?”. Emis Killa risponde: “Bhe, sicuramente non è da andarne fieri. Alcuni addirittura lo fanno per attirare l’attenzione e basta. Ecco a queste persone le lesionerei io”.

Infine il tema su sposta verso la televisione e Vittorio Brumotti, che è stato aggredito per l’ennesima volta dagli spacciatori in centro a Milano, durante un servizio per “Striscia la Notizia”. “Me lo state chiedendo in 20mila. – scrive Emis – Premetto che non mi sta simpatico, ma dovendo essere obiettivo trovo una pagliacciata sta cosa dei servizi antidroga. Non capisco, se gli sta davvero a cuore la faccenda, perché non si mette una divisa e non fa le cose seriamente. Andare con le telecamere da sti 4 disperati in strada mi sembra un modo per mettersi in mostra e farsi bello, tipo Batman dei poveri. Riguardo alle botte che prende di continuo, non spetta a me dire se gli stia bene o no, ma di sicuro fa di tutto per andarsele a cercare”.

Il nome Emis Killa è schizzato subito in vetta alle tendenze di Twitter e sono numerosi gli utenti che lo attaccano. “Emis Killa è quell’amico che piace a tutte le ragazze fino a quando non finisce con l’aprire bocca”, ma anche “potrebbe darsi semplicemente che a Emis Killa non piacessero le donne, dato che non conosco nessuna donna esente da peli. O gli piacciono certe donne? Perché cosa sono le donne? Forse a lui piace altro, qualcosa più industriale fatta di plastica”. C’è chi si pone anche una domanda retorica: “Dai ma da Emis Killa che ca*** vi aspettavate, la critica alla fenomenologia dello spirito?”. C’è anche chi lo difende a spada tratta: “Voi donne dite che vi stanno sul ca*** gli uomini con le sopracciglia ad ali di gabbiano, che si depilano, l’uomo deve essere virile. Emis Killa dice che preferisce le donne femminili e fini ed è un misogino. Dove sta la differenza?”. Il dibattito è infuocato e il rapper ancora una volta è finito nell’occhio del ciclone.

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