Da un lato il governo che, per rimpinguare entrate fiscali in caduta libera proprio mentre occorre spendere decine di miliardi a sostegno di famiglie e imprese, ha deciso di rimettere in vendita già da lunedì 10&Lotto e WinForLife e di far ripartire dal 4 maggio le estrazioni di Lotto e Superenalotto e dall’11 le scommesse. Dall’altro le associazioni che si occupano di ludopatia, che avvertono come durante il lockdown siano aumentate le richieste di aiuto da parte dei giocatori compulsivi in piena astinenza. In mezzo gli amministratori locali, a partire dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che criticano la scelta di far ripartire l’azzardo prima delle aziende e dei negozi. Su change.org è stata anche lanciata una raccolta firme per chiedere al premier Giuseppe Conte di non “sbagliare il primo passo”: l’appello nasce da una lettera dell’economista Luigino Bruni, pubblicata sul sito di Vita.

Il tema è la “fase 2” del gioco legale, che vede gli italiani spendere ogni anno più di 100 miliardi di euro e porta oltre 15 miliardi nelle casse dell’Erario. A cui il solo stop di Lotto e Superenalotto per 44 giorni è costato circa 200 milioni. Giovedì il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, ha disposto dunque che dal 27 aprile riprenda nelle tabaccherie la raccolta di 10&Lotto, Millionday Winforlife e Winforlife Vincicasa, le cui estrazioni “avvengono da remoto, mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori”. Il 4 maggio tornano appunto anche Lotto e Superenalotto, insieme al SuperStar, SiVinceTutto SuperEnalotto, Eurojackpot. Ultima tappa l’11 maggio, quando riprenderà la raccolta di slot machine e scommesse, anche quelle virtuali, “mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor e dei televisori”.

Eppure, sottolinea chi si occupa per mestiere di ludopatie, il problema dell’azzardo compulsivo in questo periodo di crisi permanenza a casa forzata è già peggiorato molto. “Aumenta il numero di telefonate da parte dei giocatori d’azzardo in preda a crisi di astinenza al numero verde dell’Istituto Superiore di Sanità. E chiamate che prima duravano in media 15 minuti, oggi durano almeno 40″, spiega Roberta Pacifici, direttore del Centro Dipendenze e Doping dell’Iss, che sottolinea: “La presa di coscienza di avere un problema è aumentata con il lockdown. Prima chiamavano al 50% giocatori e famigliari, oggi la quasi totalità delle chiamate arrivano da giocatori che chiedono sostegno, perché lo stare in casa sta mettendo in evidenza la dipendenza e le crisi di astinenza. Ansia insonnia, pensiero ossessivo, aggressività è la sintomatologia che manifestano”. “Sto riscontrando da già da un paio di settimane un aumento di richieste d’aiuto per dipendenze: molti pazienti sono ricaduti nell’abuso soprattutto di alcol e di gioco d’azzardo, le vie più facili in questo momento di chiusura nelle case”, dice Fabrizio Fanella, psicologo e psicoterapeuta, direttore sanitario del Centro ‘La Promessa’ di Roma e membro dell’Osservatorio Regionale del Lazio per la prevenzione delle ludopatie.

L’azzardo (che non è un gioco) in Italia è una vera epidemia sociale”, che coinvolge soprattutto persone più fragili”, scrive Bruni rivolgendosi al premier Conte. “È di fatto una tassa sui poveri, che non di rado dilapidano i pochi denari risucchiati in spirali di dipendenza nelle quali affondano intere famiglie. Stiamo uscendo più poveri da questa crisi senza precedenti, e chi era già povero e in condizioni di marginalità lo sarà ancora di più. Allora, Le chiedo: come è possibile riaprire i giochi addirittura prima delle attività produttive?”

Dal canto suo il governatore lombardo Attilio Fontana, che non sta perdendo occasione per criticare le scelte del governo sulla fase 2, ha subito lamentato che riaprire l’azzardo è “pericoloso e sbagliato. Noi non siamo d’accordo. È un segnale sbagliato per la lotta alla ludopatia e pericoloso per gli assembramenti”. Critico anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, tra i primi cittadini che da tempo hanno adottato ordinanze restrittive sulle slot: “Il 27 aprile il 10eLotto, il 4 maggio il SuperEnalotto, l’11 maggio scommesse e slot machine. C’è l’Italia bloccata e non sappiamo niente di preciso sulla riapertura di imprese, negozi e scuole. Tutto chiaro invece sull’azzardo, per lo Stato la prima industria da far ripartire“.

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