Tanto gossip, un sequestro con pestaggio di cui è stato vittima e “giri poco raccomandabili” nell’ambiente romano. L’imprenditore Antonello Ieffi, il “re del fotovoltaico” romano, torna agli onori della cronaca, questa volta coinvolto in un’inchiesta della Guardia di Finanza su un appalto Consip di mascherine chirurgiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ordinate e mai arrivate a destinazione. Ieffi, classe 1978, originario di Cassino, in provincia di Frosinone, è noto alle cronache rosa per il suo flirt, fra il 2011 e il 2012, con l’attrice Manuela Arcuri e, in generale, per le sue frequentazioni con personaggi del mondo dello spettacolo. Ma non solo.

Gossip a parte, il fatto di cronaca più rilevante vede Ieffi protagonista come vittima, proprio all’inizio dello scorso decennio. L’imprenditore sarebbe stato oggetto di un’estorsione da oltre 1 milione di euro – a suo dire – da parte di 9 pregiudicati, fra cui Tamara Pisnoli, nota per essere l’ex moglie dell’ex calciatore dell’As Roma, Daniele De Rossi. Ieffi – riportano le inchieste dell’epoca – per lanciare la sua attività nel business del fotovoltaico, si sarebbe fatto prestare 85mila euro proprio da Pisnoli. L’estorsione, a quanto ricostruito dagli inquirenti, si è trasformata in un sequestro di persona, il 17 luglio 2013, cui è seguito un violento pestaggio in una villa nell’hinterland capitolino. Il processo ai danni dei presunti estorsori è ancora in corso, come confermano i legali della difesa. La tesi dei magistrati – e sempre prontamente respinta dal diretto interessato – era che Ieffi si fosse in qualche modo “andato a cercare”, chiedendo soldi in prestito negli ambienti dell’usura capitolina per avviare le sue attività.

Uno dei presunti estorsori, Andrea Gioacchini, lo scorso anno è stato freddato da un killer professionista davanti a una scuola materna della Magliana. Un omicidio – che gli inquirenti – ritengono di stampo mafioso, per il quale a un certo punto verrà indagato anche Augusto Giuseppucci, fratello di Franco detto “Er Negro” (“Libanese”, per gli amanti di Romanzo Criminale), il primo boss della Banda della Magliana.Gioacchini fu arrestato proprio insieme alla Pisnoli nell’ambito del sequestro Ieffi e che il pregiudicato ucciso, insieme al fratello, era uno dei presunti autori materiali delle estorsioni ai danni dell’uomo d’affari cassinate.

La Guardia di finanza, che indaga sull’affare delle mascherine, ha messo insieme i suoi “precedenti non definitivi”. Il 30 novembre 2019 è stato denunciato per il reato di truffa dalla sottosezione autostradale di Roma sud; il 13 dicembre 2018 ancora accusato di truffa dai finanzieri, stavolta “per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Il 27 maggio 2018 è stato denunciato dai carabinieri di Mondovì (Cuneo) per il reato di appropriazione indebita. Il 22 febbraio 2018 ancora le Fiamme gialle, stavolta di Ravenna, lo denunciano per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il 6 giugno 2013 è la volta dei carabinieri di Cervaro (Frosinone) per “simulazione di reato” e calunnia. Soprattutto, risultano agli inquirenti ben 15 segnalazioni di operazioni sospette per riciclaggio.

Recentemente, attraverso l’ufficio stampa della sua società, Ieffi aveva fatto pubblicare sul sito Financialclass.it una lunga biografia-precisazione circa le notizie di stampa pubblicate in questi anni sui giornali e sul web. Al suo interno, rivendicava i suoi studi alla Luiss di Roma, “tra i primi del suo corso, corso da cui sono poi usciti compagni di corso e di studi noti tra cui spicca il nome di Roberto Speranza” e che “da neo laureato gli viene offerto un incarico di 2 anni (dal 2002 al 2004) come collaboratore alla cattedra di Economia politica in Luiss (cattedra del prof. Antonio Martino, ministro della Difesa in quegli anni) e presso la cattedra di Politica economica presso la facoltà di Scienze politiche de La Sapienza (cattedra del prof. Antonio Marzano, ministro delle Attività produttive in quegli anni)”. Le sue attività e la Holding E-Building vengono definite da Ieffi e dal suo staff “multinazionale di prestigio che spazia dalla compravendita di Npl (strumenti finanziari, ndr) per conto proprio, alla produzione e vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili, alla produzione ed all’export di cibo Bio made in Italy, nonché allo sviluppo di star-up innovative”.

AGGIORNAMENTO DEL 25 FEBBRAIO 2022

L’imprenditore Antonello Ieffi è stato assolto dalla Cassazione perché il fatto non sussiste

Articolo Precedente

Coronavirus, turbativa su una gara Consip da 15,8 milioni di euro per le mascherine: arrestato imprenditore. Il giudice: “Manovra d’azzardo e grave danno alla salute pubblica. Persi giorni preziosi per acquisirle”

next