Un incendio è divampato nella notte tra sabato e domenica 29 marzo, all’interno dell’insediamento abusivo in cui vivono molti migranti (la maggioranza dei quali impiegata nei campi come braccianti) a Borgo Mezzanone, accanto al Cara che si trova a pochi chilometri da Foggia. Nessuno degli ospiti fortunatamente è rimasto ferito, mentre una trentina di baracche è andata distrutta. Sul posto sono arrivate sette squadre dei Vigili del Fuoco che hanno lavorato fino all’alba per domare il rogo. Stando a primi accertamenti, l’incendio sarebbe di natura accidentale.

” Il Governo esprima umanità a questi lavoratori prevedendo una sistemazione abitativa” è l’appello di Abobuakar Soumahoro, sindacalista dell’Usb da anni ormai impegnato nella difesa dei diritti dei braccianti. Non è la prima volta che nella baraccopoli di Borgo Mezzanone si verificano incendi. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto lo scorso 4 febbraio quando morì una donna africana rimasta gravemente ustionata nel rogo provocato dall’esplosione di una bombola del gas. Un episodio analogo si era già verificato ad aprile dello scorso anno quando un incendio partito da un allaccio abusivo alla corrente elettrica provocò la morte di un gambiano di 26 anni. Il primo novembre 2018, invece, in un incendio dalle vaste dimensioni perse la vita un altro giovane africano. Nel ghetto di Borgo Mezzanone sono in corso una serie di azioni, coordinate dalla Prefettura, volte al progressivo smantellamento dell’insediamento abusivo

video Facebook/Aboubakar Soumahoro

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