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Coronavirus, Bruno Vespa: “La direzione non manda in onda Porta a Porta? Da soldato obbedisco ma è una decisione grave e pretestuosa”

Il giornalista furibondo per lo stop non legato ai problemi organizzativi, nati dopo le nuove direttive sul Coronavirus, ma per la presenza nello studio di via Teulada mercoledì scorso di Nicola Zingaretti, il segretario del Pd poi risultato positivo al Covid-19

di Giuseppe Candela

“Apprendo che la direzione generale della Rai avrebbe deciso di non mandare in onda Porta a porta nelle giornate di oggi, mercoledì, giovedì. Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali. Ma questa mi sembra gravissima e pretestuosa“, in una nota inviata alle più importanti agenzia di stampa Bruno Vespa mostra tutto il suo disaccordo per la sospensione della storica trasmissione in onda in seconda serata su Rai1. Uno stop non legato ai problemi organizzativi, nati dopo le nuove direttive sul Coronavirus, ma per la presenza nello studio di via Teulada mercoledì scorso di Nicola Zingaretti, il segretario del Pd poi risultato positivo al Covid-19.

“Nicola Zingaretti è venuto a Porta a porta nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato. Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiano avvicinato la persona infetta per più di mezz’ora a meno di un metro di distanza. Questo con Zingaretti non è avvenuto. Non esiste pertanto alcuna ragione sanitaria si cui si fondi il provvedimento”, ha aggiunto il giornalista.

Dopo l’annuncio della positività al test del leader del Pd era scattato il panico, anche perché proprio a Porta a Porta due giorni dopo erano arrivati tutti i volti Rai nello speciale in onda in prime time. Come comunicato anche dal Corriere della sera Vespa si è sottoposto volontariamente al tampone ed è risultato negativo.

Il giornalista non risparmia un attacco sul finale all’Usigrai: “Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera ‘Porta a porta’ un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa. Mi auguro perciò che domani e dopodomani ‘Porta a porta’ possa andare regolarmente in onda nelle modalità che saranno concordate.”

Il riferimento è a Vittorio Di Trapani, segretario del sindacato, che sulla sua pagina Facebook si era chiesto: “Bruno Vespa si è sottoposto al tampone ‘volontariamente’. Cioè? Esiste una procedura volontaria? Io avevo capito che i tamponi sono decisi dal Servizio Sanitario Nazionale secondo protocolli precisi. Sono contento che sia negativo. Ma ricordo – a tutela di tutti – che l’incubazione – per tutti – è fino a 14gg”.

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