Rimasto in Cina perché aveva la febbre e poi in quarantena all’Istituto Spallanzani di Roma senza mai essere positivo al nuovo coronavirus, Niccolò, il 17enne di Grado, sarà dimesso sabato. “I miei genitori stanno arrivando a Roma. Sono felice. Non vedo l’ora di riabbracciarli” ha detto ai medici che lo hanno seguito in queste settimane. Medici che lo hanno descritto sempre di ottimo umore e in ottime condizioni di salute.

L’istituto “è felice di poter condividere questa gioia con la famiglia del ragazzo ed i suoi amici” si legge nella nota dell’ospedale. “Nostro figlio sta benissimo, siamo felicissimi di poterlo riabbracciare. Non è mai stato così bene e non vede l’ora di uscire: domani finalmente torniamo a casa. Non si è mai scoraggiato, è sempre stato forte e non si è perso d’animo – dicono i genitori – Ci ha stupito, è stato così forte. E noi non abbiamo mai avuto paura che si potesse contagiare, è sempre stato attento alle precauzioni e se le segui non succede nulla. Qui allo Spallanzani non gli hanno fatto mancare nulla è stato accontento in tutto. Niccolò è diventato il figlio di tutti”.

I genitori ricordano i momenti di attesa in Italia e la preoccupazione per la sorte del figlio bloccato a Wuhan. “Qualche pensiero c’è stato, ma è andato tutto bene – raccontano – Siamo stato in contatto con tutti quelli che hanno lavorato al rientro di Niccolò, siamo stati sempre informati sulle sue condizioni in Cina e qui in Italia. Una grande garanzia è stato sapere che nostro figlio era seguito dai medici dello Spallanzani. Appena rientreremo a casa tornerà ad una vita normale, c’è la scuola che l’ha aspetta. Quando sarà possibile magari lo faremo una festa con gli amici”. E una volta finito tutto “tornerà assolutamente in Cina”.

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