Potrebbe essere stato individuato il collegamento tra i due focolai di coronavirus in Italia, quello nel Lodigiano e quello nel Veneto: un agricoltore 60enne di Albettone, in provincia di Vicenza era stato a Codogno, dove è stata registrata la maggior parte dei contagi in Lombardia, nelle scorse settimane. L’uomo frequentava abitualmente i bar di Vo’ e ora ha tosse e sintomi influenzali: potrebbe essere lui quindi il tramite, ma saranno i test a stabilirlo, come ha confermato anche il sindaco del paese Giuliano Martini: “Abbiamo avvisato l’Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare il tampone”.

Il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha precisato che al momento non si ha alcuna “conferma dalle strutture regionali” di un collegamento tra il caso di Lodi e quello del padovano. L’uomo è precauzionalmente ricoverato presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza per accertamenti e per essere sottoposto al test sul coronavirus.

“Io non dico che questa persona sia il ‘paziente zero’ per Vo’, ma la ricostruzione dei suoi spostamenti, in un’area focolaio del virus, e i contatti avuti nei locali del nostro paese credo siano una pista che va indagata attentamente”. Aggiunge Giuliano Martini. “È stato lì – spiega il sindaco – per partecipare ad alcune conferenze per la presentazione di un suo libro. È un esperto di agricoltura biologica”. Lunedì mattina, spiega, il sessantenne ha telefonato alla farmacia per chiedere consigli: “Stava male, aveva una forte tosse. Da lì abbiamo fatto partire le segnalazioni, prima al sindaco di Albettone, poi al direttore dell’Usl Berica, competente per quel comune, e infine al 118”.

“È stato prelevato e sta andando all’ospedale malattie infettive di Vicenza per fare il tampone” ha confermato il sindaco di Albettone Joe Formaggio. Da alcuni giorni l’uomo era febbricitante. Il sindaco conferma anche la notizia che il paziente si sarebbe recato nei giorni scorsi nel lodigiano, centro del focolaio in Lombardia.

Da martedì mattina a Vo’ Euganeo saranno estesi i tamponi per tutti gli abitanti del paese padovano: verranno messi a disposizione fino a mille test al giorno, fino alla completa indagine di tutta la popolazione. Non saranno effettuati test a domicilio: l’ambulatorio è stato ricavato nella sede delle scuole elementari della cittadina, e funzionerà dalle 8.30 alle 17 di tutti i giorni. Personale della Protezione Civile distribuirà fuori dai cancelli i numeri di prenotazione, per evitare di dover sostare tutti insieme in coda e regolarsi con i tempi.

Articolo Precedente

Coronavirus, la più grande emergenza sanitaria nel mondo usata solo per spaventare inutilmente

next
Articolo Successivo

Coronavirus, Conte su La7: “Salvini? Ho provato a chiamarlo ma non ha risposto, gli avrei spiegato le nostre scelte. Atteggiamento triste”

next