“In Calabria abbiamo preso più del doppio della Lega, raggiungendo quasi il 25%. Quindi, grande soddisfazione per questo centrodestra che ha stravinto: un centrodestra unito, plurale, a trazione Forza Italia. In Emilia Romagna, dove il risultato è stato comunque straordinario, il centrodestra si è rivelato assolutamente competitivo. Ma un centrodestra a trazione leghista ha evidentemente spaventato i ceti medi“. Sono le parole del deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, intervistato da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale, sull’esito delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna.

E aggiunge: “Do atto alla grandissima campagna elettorale di Matteo Salvini, che è stato bravissimo. Ma evidentemente la sua campagna elettorale in Emilia Romagna, impostata su tematiche nazionali e non regionali, ha spaventato i ceti medi, i quali sono già a loro volta spaventati dalla crisi economica, dall’immigrazione, dalla globalizzazione. E, quindi non hanno trovato nell’offerta politica della Lega sufficiente ragione per votare in massa la nostra coalizione. Questo deve far riflettere tutto il centrodestra – continua – Solo un centrodestra unito, plurale, liberale, europeo, che non spaventi i ceti medi, può essere davvero competitivo. I modelli vincenti non sono sovranisti o populisti o estremisti. Un centrodestra estremo, evidentemente, rischia di spaventare fasce larghe della popolazione e di non essere, alla fine, vincente”.

Brunetta auspica un campo più largo del centrodestra: “Cosa manca a un centrodestra unito? Mancano la componente movimentista e civica, i sindaci, i moderati, l’Altra Italia che fu lanciata dal presidente Berlusconi e che deve diventare il catalizzatore della prossima stagione politica. E bisogna anche riflettere sul programma. Oggi si discute di giustizia e di quel pasticcio della prescrizione. Noi di Forza Italia siamo sempre stati contro i pasticci fatti dalla Lega e dal M5s, perché questa norma sulla prescrizione è dovuta a quel famigerato accordo tra i due. Ma – precisa – siamo sempre stati contro i pasticci fatti da Orlando, perché l’attuale regolazione della prescrizione è stata fatta dall’ex ministro Pd della Giustizia. Sono insomma, pasticci populisti del governo M5s-Lega e pasticci altrettanto populisti, confusionari, caotici e incostituzionali del governo M5s-Pd. Noi invece siamo coerenti: garantismo, garantismo, garantismo”.

E chiosa: “Ci vuole un nuovo vento, una nuova offerta politica che non spaventi i ceti medi e che disegni il centrodestra come una grande forza di governo liberale, europea, garantista. Torniamo quindi al popolo sovrano. Ieri Salvini, citando Brunetta, ha detto una cosa sacrosanta: “Il popolo ha sempre ragione”. Quindi, citando Salvini che cita Brunetta, il popolo alle politiche del 2018 ha avuto ragione, dando la maggioranza col 37$ al centrodestra unito e non certo al M5s col 32%. I governi che si sono fatti sono contro la volontà del popolo. Quindi, si torni a quella formazione politica vincente e si trovi in Parlamento una maggioranza attorno a quel 37%”.

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