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Terry Jones morto, il membro fondatore dei Monty Python aveva 77 anni: è stato il folle che tentò di dare organicità alla loro comicità impazzita

Attore e regista dei tre celeberrimi film del gruppo comico inglese, dal 2015 soffriva di una rara forma di demenza senile. Gallese, si laureò ad Oxford dove conobbe il futuro collega Michael Palin. Nel 1964 la prima collaborazione in radio

di Davide Turrini

Terry Jones e i suoi fratelli Monty Python. Uno dei membri fondatori, attore e regista dei tre celeberrimi film del gruppo comico inglese, è morto all’età di 77 anni nella sua casa londinese. Soffriva dal 2015 di una rara forma di demenza senile e i suoi ultimi anni di vita li ha passati accudito e aiutato dai suoi familiari. Gallese, con la passionaccia per la storia (medioevale, of course), coronata da una laurea ad Oxford, Jones conobbe proprio tra le aule della rinomata università inglese il futuro collega Michael Palin. Successivamente incontrarono John Cleese, Eric Idle e Graham Chapman che studiavano a Cambridge, a cui si aggiungerà Terry Gilliam, il Python americano incontrato a New York.

La prima collaborazione tra le due correnti iniziali dei Python avviene nel 1964 quando iniziano a lavorare tutti insieme in radio e poi prosegue nel 1966 con The Frost Report sulla BBC. Anche se è con il famoso Flying Circus, programma tv durato dal 1969 al 1974, che i Monty Python si presentano nella loro formazione definitiva con il solo innesto femminile di Carol Cleveland.

Surreale, caotico, paradossale, spesso carico di comicità non-sense, il Flying Circus dei Python è un susseguirsi di sketch talvolta privo di un finale o di una conclusione, intervallato da inserti animati (recentemente copiati nelle siglette de Le Iene). Nella composta e pomposa Inghilterra, ma poi anche negli Stati Uniti, fecero un successo mostruoso. E Jones ne diventò un po’ l’anima organizzatrice, dedito soprattutto alla scrittura e alla regia, tanto che quando il gruppo esordirà nel cinema con il lungometraggio E ora qualcosa di completamente diverso (1971), ma soprattutto in Monty Python e il Sacro Graal (1975), Brian di Nazareth (1979) e Il senso della vita (1983), Jones ne sarà l’eccellente regista.

Come dire, Jones è stato il folle che ha tentato di dare organicità a una comicità impazzita e fuori controllo dei Python pur facendone parte anche da attore. Tanto che, paradossalmente, se c’è un’icona protagonista della filmografia dei Python, interpretata da Jones, questa è sicuramente la figura di Mr. Creosote, l’omone obeso al ristorante che s’ingozza di ogni cibo possibile per poi scoppiare dopo aver ingoiato una mentina. Anche in Brian di Nazareth Jones non scherza come attore, tanto da trasformarsi nell’iraconda madre del protagonista Brian che caccia i discepoli che lo attendono fuori di casa: “Ascoltate, altro che messia è solo un cattivo ragazzo!”.

Conclusasi la carriera dei Python, Jones ha poi interpretato diversi ruoli nel cinema e diretto almeno un paio di titoli rimarchevoli senza però più i colleghi (Erik il vichingo nel 1989 e Un’occasione da Dio nel 2015). Amici di battute e storia della comicità mondiale che invece ha ritrovato nella celebre reunion del 1998 a teatro in una serata trasmessa poi in tv dove ricordano tutti insieme la loro storia e portano con loro sul palco l’urna dello scomparso Chapman. Urna che verso la fine dello show viene improvvisamente urtata rovesciando i resti di Chapman su tutto il palco. I Monty Python sono stati questo. Difficile dimenticarli. Chissà se inventeranno qualche addio a loro modo anche per Jones. Intanto i familiari hanno confermato con ironia pythoniana: “Nonostante la malattia Terry non ha mai perso il senso dell’umorismo”.

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