Il piano per l’Innovazione digitale non ha ricevuto il placet del Consiglio dei ministri. “Non c’erano le condizioni – ha spiegato in una nota il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – C’è bisogno di un approfondimento e le norme, frutto di un’intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento in sede di conversione del decreto”. A schierarsi apertamente contro il piano, inserito nel dl Milleproroghe, è stata Italia Viva: il partito di Matteo Renzi “non ha votato” neanche le norme sulle concessioni autostradali, fanno sapere fonti qualificate di Iv, spiegando di aver messo a verbale il dissenso nell’ambito del decreto approvato salvo intese.

Il perché lo spiega Davide Faraone su Twitter: “Verba volant, scripta manent – scrive – il capogruppo dei renziani in Senato – L’abbiamo messo a verbale in Cdm: Italia Viva non voterà mai norme che violano il diritto e minacciano gli investimenti e norme che sono in palese conflitto di interessi. Vale per le concessioni, vale per la Casaleggio” .

A cosa si riferisce Faraone? Al fatto che nel documento che illustra il piano pubblicato sul sito del ministero dell’Innovazione figura il nome di Davide Casaleggio. Il figlio del cofondatore del M5s è tra le persone ringraziate dalla ministra Paola Pisano, il che solleva secondo Italia Viva e Forza Italia il sospetto del conflitto di interessi in quanto Casaleggio è titolare di un’azienda che si occupa di innovazione. “Ho sottoscritto l’interrogazione presentata dal collega Mulè sul potenziale conflitto di interessi di Davide Casaleggio – scrive su Twitter il deputato di Iv Michele Anzaldi – Il titolare di un’impresa privata che scrive i programmi del Governo sul settore in cui opera la sua azienda è un caso che non ha precedenti. Serve chiarezza“.

“Dopo aver abolito la povertà i 5 stelle di governo debbono aver abolito anche ogni forma di conflitto di interesse anche latente – attaccava Giorgio Mulè il 18 dicembre – altrimenti non si spiegherebbe perché con estrema naturalezza la Ministra per l’innovazione tecnologica abbia chiesto a Davide Casaleggio, insieme ad altri esperti, di redigere il suo programma di azione per la digitalizzazione del Paese”. “Casaleggio – aggiunge – è presidente di un’azienda privata che opera nel campo della consulenza tecnologica e nelle strategie di rete, traendo legittimamente profitto da questa attività”. “Per questo ho presentato un’interrogazione alla Ministra Pisano per chiedere tutti i chiarimenti su questa vicenda”, concludeva il forzista.

Lo staff del ministro ha fatto sapere a La Repubblica che la Pisano ha scritto il piano “di proprio pugno” e che “i ringraziamenti sono personali e vanno alle tante persone che nel corso di questi mesi sono stati importanti interlocutori“.

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