“La magistratura pretende di decidere cosa è un partito e cosa no. E se al pm affidiamo non già la titolarità dell’azione penale ma dell’azione politica, questa Aula fa un passo indietro per pavidità e lascia alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è”. Così Matteo Renzi durante il dibattito sul finanziamento alla politica in Senato ha attaccato la magistratura. “Avere rispetto per la magistratura è riconoscere che magistrati hanno perso la vita per il loro impegno. A loro va il massimo rispetto. Ci inchiniamo davanti a queste storie. Ma a chi oggi volesse immaginare che questo inchino diventi una debolezza del potere legislativo si abbia la forza di dire: contestateci per le nostre idee o per il jobs act ma chi volesse contestarci per via giudiziaria sappia che dalla nostra parte abbiamo il coraggio di dire che diritto e giustizia sono diversi dal giustizialismo“, ha concluso.

Nel suo intervento a Palazzo Madama sull’indagine che riguarda i fondi per la Fondazione Open, che organizza la Leopolda, l’ex premier ha citato anche un celebre discorso del ’77 di Aldo Moro: “Questo dibattito affronta la grande questione della democrazia liberale oggi e parte dal principio di separazione dei poteri. Nel 1977 il presidente Aldo Moro alla Camera utilizzò parole notevoli nei confronti di altre forze politiche e di chi voleva processare nelle piazze il suo partito. ‘Non ci lasceremo processare nelle piazze‘”.

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