Una ventina di vacche da latte agonizzanti. Bovini malati e non curati. Animali chiusi in recinti, immersi nei loro stessi escrementi. Carcasse di animali morti e decomposti. I carabinieri della Forestale di Brescia hanno scoperto alle porte di Cremona, nel paese di Robecco d’Oglio, un allevamento lager. L’intervento dei militari ha appurato l’esistenza di una struttura in pessime condizioni igienico-sanitarie. L’Arma ha scoperto pure nei locali adibiti alla conservazione delle cisterne del latte vani invasi dalle blatte. E’ stato disposto il sequestro di una ventina di capi e il fermo sanitario per altri 380. Maltrattamento e abbandono di animali sono le accuse mosse ai titolari dell’allevamento.

Tutto ha preso avvio da una denuncia della Lav (Lega anti-vivisezione). L’associazione a difesa degli animali monitorava la struttura già da qualche mese, dopo aver ricevuto segnalazioni che l’avevano insospettita e che potevano far pensare a possibili maltrattamenti. “Decine di vacche sarebbero in condizioni particolarmente gravi. Siamo disponibili a prendere le più malate in affido, per garantire loro le necessarie cure salvavita”, scrive la Lav.

“Chiediamo la chiusura immediata e definitiva della struttura e la bonifica dell’area. Se fosse confermata l’indiscrezione che esisteva un fascicolo aperto su questa struttura, le cui condizioni dunque dovevano essere già note alle autorità sanitarie locali, ci chiediamo come sia stato possibile non intervenire prima per mettere in sicurezza gli animali e l’area”. “Non è ammissibile che al giorno d’oggi esistano realtà tanto gravi da arrecare inaudite sofferenze agli animali, con risvolti molto inquietanti in termini di sicurezza sanitaria e ambientale, e da un punto di vista etico”, afferma Roberto Bennati, vicepresidente Lav.

Quindi l’appello al ministro della Salute Roberto Speranza: “Chiediamo l’urgente convocazione di una Conferenza Stato-Regioni per esaminare la situazione degli allevamenti regione per regione, un piano straordinario di controlli, e la previsione di meccanismi di trasparenza sui controlli effettuati dai servizi veterinari delle Ats a titolo di rendicontazione annuale”. Va rafforzato il Piano nazionale benessere animale del ministero, “oggi non più al passo con le esigenze dei cittadini e consumatori”.

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