“Ci sono cose che non si possono cancellare. C’è stato un episodio… nei primi due anni avevo una luce in camera che durante la notte cominciava ad accendersi, fievole. Si accendeva e si spegneva e non capivo come mai. Si dice che possano essere… delle presenze. Poi si è allontanata, ne sono convinto”. Parole di Massimo Boldi che intervistato da Mara Venier a Domenica In ha ricordato la moglie scomparsa nel 2004. L’attore e Maria Teresa Selo sono stati sposati 30 anni e il dolore, racconta Massimo è ancora forte. Ma nella vita del ‘re del cinepanettoni’ è arrivata un’altra donna: “È un dolore enorme, ma oggi Irene mi vuole davvero bene. Ha dimostrato davvero di volermi bene: venivo da una storia tribolata con un altra donna, era tutto bello ma poi l’incantesimo si è rotto come spesso succede. Irene è stata una freccia rossa e l’ho conosciuta sul Frecciarossa: voleva farmi fare una presentazione di un’opera di beneficenza, ci siamo scambiati i numeri e poi… tutto è nato”. La nuova compagna di Massimo, Irene Federica Fornaciari, ha 40 anni ma la differenza di età con l’attore (34 anni) non sembra pesare e la coppia va a gonfie vele.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez