Il Papa ha rivolto pubblicamente un “sentito ringraziamento” al Comune e alla Diocesi di San Severo in Puglia per l’intesa che “permetterà ai braccianti dei cosiddetti ‘ghetti della Capitanata’, nel Foggiano, di ottenere una domiciliazione presso le parrocchie e l’iscrizione all’anagrafe comunale. La possibilità di avere i documenti d’identità e di residenza offrirà loro – ha sottolineato il Papa – nuova dignità e consentirà di uscire da una condizione di irregolarità e sfruttamento”.

A San Severo in Puglia è stata siglata, lo scorso 28 ottobre, alla presenza dell’Elemosiniere Apostolico, il cardinale Konrad Krajewski, una intesa tra il Comune e la Diocesi. Stando al protocollo – il primo nel suo genere – che segue la visita del cardinale, un mese fa, ai cosiddetti ‘ghetti’ dei braccianti agricoli dell’area, le parrocchie potranno dare domiciliazione ai senza dimora, migranti e non, condizione indispensabile ai servizi anagrafici del Comune per il rilascio di documenti di identità e residenza. “Ciò significa uscire da una condizione di irregolarità e soprattutto essere finalmente ‘visibili’ in termini di lavoro e di servizi”, spiegano in Vaticano

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