“E’ evidente che la questione ambientale è drammatica e l’effetto che ha avuto Greta Thunberg è stato straordinariamente positivo. Tuttavia, trovo molto preoccupante il conformismo di questo sostegno universale. E’ la prova che si vuole cambiare tutto per non cambiare niente“. Lo afferma Stefano Fassina, deputato di Leu e promotore del movimento Patria e Costituzione, rispondendo nel corso della trasmissione “Omnibus”, su La7, a proposito dell’intervento della giovane attivista svedese all’Onu.

E spiega: “Vedo che chi ha responsabilità sul versante delle grandi aziende e dei governi dovrebbe fare politiche per la conversione ambientale, ma poi sistematicamente fa altro. E poi si spertica in elogi di questi movimento. Trovo tutto questo di una grandissima ipocrisia. A chi mi riferisco? A quei pezzi di società che, ad esempio, sono contrari a evitare di finanziare le autostrade e poi si sperticano in commenti positivi nei confronti di Greta e dei ragazzi che vanno in piazza per l’ambiente. Vedo, insomma, una schizofrenia. Il decreto portato dal ministro Costa in Cdm qualche giorno fa – conclude – non è passato perché aveva tra le voci di copertura gli interventi su sussidi fiscali ad attività inquinanti. Allora, vorrei magari un governo che lodasse meno Greta e facesse più interventi necessari a raggiungere quegli obiettivi ambientali. E invece vedo una coltre di conformismo allucinante.Ormai in questo momento va di moda e fa molto fighi dire: ‘Quanto è brava Greta, come sono bravi questi ragazzi che vanno in piazza’. Però in realtà non si vuole cambiare nulla. Quindi, ci servono più atti concreti e meno elogi formali e ipocriti”.

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