Caso Sozzani? Non mi imbarazza affatto ritrovarmi in maggioranza parlamentari che hanno votato no agli arresti domiciliari del deputato di Forza Italia, perché loro sono sempre stati così. Sono sempre stati tutti uniti nel tutelare se stessi. E questo il M5s lo dice da sei anni e mezzo”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di 24 Mattino, su Radio24, dal viceministro all’Interno Vito Crimi sul voto che ha salvato ieri il deputato di Forza Italia Diego Sozzani.

“Su questa cosa ormai ci abbiamo fatto il callo – continua – Credo che oggi più che mai serva togliere al Parlamento la facoltà del voto segreto, perché tutti devono sapere chi vota cosa. Si fanno tutti belli in campagna elettorale a gridare all’onestà e poi sono subito pronti a proteggere se stessi. E invece un comune cittadino, di fronte a cose del genere, probabilmente va direttamente in galera senza fare la fila. Bisogna, insomma, cambiare la legge. Questa è una battaglia che noi del M5s abbiamo sempe condotto. E ora più che mai dobbiamo togliere ai parlamentari questa facoltà di auto-tutela”.

E aggiunge: “C’è una separazione dei poteri: quello giudiziario e quello legislativo. I parlamentari non sono giudici ma rappresentanti dei cittadini. Perché allora il voto segreto se tu sei lì a rappresentare dei cittadini che ti hanno votato? Anche il Pd ha più volte sottolineato che un parlamentare deve rispondere ai cittadini, anche in situazioni come questa. Devo quindi spiegare perché ho votato in una direzione piuttosto che in un’altra e anche dire su quali basi ho fondato questo mio voto. Per un arresto ci sono un pm, un gip, un tribunale del Riesame e la Cassazione. Le garanzie in questo Paese sono talmente alti che veramente fanno del nostro sistema giudiziario un sistema garantista”.

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