Il mondo FQ

“Ungheria non dà cibo ai migranti al confine con la Serbia”: Commissione Ue apre procedura d’infrazione

Budapest deferita alla Corte di giustizia dell’Ue, con sede in Lussemburgo, per la legge 'Stop Soros' che ha reso reato il sostegno ai richiedenti asilo. Nel mirino la zona di transito tra i due paesi, dove "il non rifornimento di alimenti non rispetta le disposizioni"
“Ungheria non dà cibo ai migranti al confine con la Serbia”: Commissione Ue apre procedura d’infrazione
Icona dei commenti Commenti

Le autorità ungheresi non danno cibo ai migranti in attesa di rimpatrio che si trovano nelle aree di transito ungheresi al confine con la Serbia. Una decisione che rientra tra gli effetti della  legge ‘Stop Soros’ che ha reso reato il sostegno ai richiedenti asilo. La Commissione europea ha quindi deciso di avviare il primo passo per la procedura d’infrazione e di deferire Budapest alla Corte di giustizia dell’Ue, con sede in Lussemburgo perché “il soggiorno obbligatorio in queste zone non è conforme alla direttiva europea e il non rifornimento di alimenti non rispetta le disposizioni comprese nelle direttiva e nella carta dei diritti fondamentali Ue“.

La decisione di Bruxelles arriva dopo due avvertimenti rimasti lettera morta già inviati a Viktor Orban, il premier sovranista stimato da Matteo Salvini per le sue misure di contrasto all’immigrazione clandestina. Tra queste anche il muro costruito al confine tra Ungheria e Serbia, che il ministro dell’Interno ha sorvolato personalmente. “Nel luglio del 2018 era stata inviata una lettera alle autorità ungheresi riguardo questa legge, chiamata la legge stop-Soros che criminalizza le attività a sostegno dei richiedenti asilo”. Ma “considerata la risposta non soddisfacente” da parte delle autorità di Budapest “la Commissione ha inviato un avviso motivato a gennaio 2019 e dopo aver analizzato la risposta delle autorità ungheresi ha deciso di deferire l’Ungheria alla Corte. La maggior parte delle preoccupazioni espresse – ha detto ancora un portavoce della Commissione – non sono ancora state prese in considerazione”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione