L’ufficio di presidenza della Camera ha deciso le sanzioni per tre deputati coinvolti nei disordini scoppiati in Aula il 14 febbraio scorso. Il deputato Davide Gariglio (Pd), accusato di aver tirato un plico di fogli in direzione del presidente Roberto Fico, ha ricevuto una censura di tre giorni con interdizione dai lavori parlamentari. Il collega dem Luigi Marattin starà invece fermo due giorni: è stato filmato mentre metteva le mani addosso a un deputato 5 stelle. Il parlamentare M5s Giuseppe D’Ambrosio, colpevole di aver fatto il gesto delle manette verso il dem Gennaro Migliore, ha ricevuto una lettera di richiamo.

L’episodio risale al dibattito sulla riforma costituzionale per il referendum, in discussione a Montecitorio a febbraio scorso. Durante il dibattito infatti, il grillino Giuseppe D’Ambrosio, rivolgendosi al deputato Pd Gennaro Migliore, ha incrociato i polsi facendo il segno delle manette. Lì è iniziata la bagarre in Aula tra chi gridava “fascista” e chi invece si avvicinava al banco della presidenza. A quel punto Fiano ha minacciando l’uscita dall’Aula dei democratici se non fossero arrivate le immediate scuse di D’Ambrosio. Nel caos, il deputato Gariglio ha iniziato a lanciare alcuni documenti verso il tavolo della presidenza, sotto il suono dei campanelli che richiamavano all’ordine. Marattin è stato invece protagonista di uno scontro con Alberto Zolezzi dei 5 Stelle: per impedire al grillino di riprendere la scena lo ha aggredito mettendogli le mani in faccia. Alla fine i democratici hanno abbandonato l’Aula facendo un segno di saluto al presidente Fico, che ha risposto con un “arrivederci“, per il quale si è successivamente scusato.

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