Giovedì primo giugno era la scadenza del bando pubblico per la presentazione della proposta di candidatura per la nomina del presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente: Arpa. Regione Lombardia ha proprio deciso di fare le cose per bene. In modo trasparente. Bene, la domanda di questo mio post è: spoil system contro cittadini, chi vince? Un quesito ancora aperto, si spera.

In aiuto il racconto di alcuni frammenti della recente vicenda che dovrebbe concludersi a breve.

Il Pirellone e il suo bando pubblico per un incarico di 5 anni: aperto a candidati, numero firme necessarie? 100.

Nei giorni scorsi – esattamente il 31 maggio – il collega Andrea Montanari, sul quotidiano La Repubblica, pagina di Milano, scrive (meglio come si usa dire “spoilera”) quella che definisce “la nuova presidente in pectore di Arpa, Lucia Lo Palo, candidata alle ultime Regionali per Fratelli d’Italia”.

Bene, proseguiamo perché, a regola di bando, il “Comitato Cittadini di Calcinato”, nel bresciano, ha avanzato la proposta di candidatura di Imma Lascialfari: 587 firme raccolte, ben oltre le centro richieste. Il Comitato in questione raggruppa oltre 40 associazioni di cittadini impegnati nel contrasto all’inquinamento oltre che alla salvaguardia della tutela di ambiente e persone. Anni di campagne di sensibilizzazione su questioni di primaria importanza per tutti, nessuno escluso, in Lombardia; già “locomotiva” d’Italia perennemente in equilibrio instabile tra diritto di fare impresa, salvaguardia di posti di lavoro e salute dei cittadini.

Siamo nella regione in cui – le notizie si reperiscono facilmente in rete – ad esempio, ogni anno si scoprono 7800 tumori ai polmoni. Ma c’è anche il problema delle falde acquifere oppure dei terreni contaminati.

Dicevamo quindi di Arpa un organismo di primaria importanza per la tutela della salute dei cittadini.

Un altro esempio? Scoppia un incendio all’interno di centro commerciale, in una azienda o di altro stabile dal quale fuoriescono fumi e sostanze tossiche nell’aria; sarà Arpa a stabilire dove collocare le centraline di rilevazione per eventuali situazioni inquinanti e dunque potenzialmente pericolose per la cittadinanza.

Torniamo però alle due potenziali candidate: nei documenti allegati alla candidatura del profilo avanzato dai comitati, Lascialfari (peraltro tra i nomi della Lista “Lombardia Ideale – Fontana Presidente nelle scorse elezioni regionali, quindi non dello schieramento opposto all’attuale governo della regione) viene descritta, fra le altre cose, per il suo impegno, da 23 anni a questa parte, nell’ambito ambientale. Il resto è reperibile sempre in rete.

Per quanto riguarda Lucia Lo Palo, manager, umanista. Il collega Montanari aggiunge: “candidata alle ultime regionali per Fratelli d’Italia, caldeggiata da Formigoni, che alla fine non è stata eletta. Avrà come direttore generale Mauro Fasano che ha appena lasciato il posto di segretario generale del Pirellone”. Insomma i giochi sembrerebbero fatti.

Ricapitolando: una candidatura “dal basso” secondo il bando pubblico e l’altro nominativo. Sarà dunque interessante seguire la vicenda e attendere il risultato. Potremmo stupirci del cambiamento. O, al contrario, avere la conferma che tutto cambia, per non cambiare.

e.reguitti@ilfattoquotidiano.it

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