Sono come un chirurgo che deve fare un’operazione. Rispetto le persone che ho di fronte perché scendono con me nell’inferno del loro passato, negli abissi dei loro ricordi, ma non risparmio loro nulla. Cerco di capire cosa ha cambiato la traiettoria della loro vita, ma le storie che racconto le vivo e mi attraversano: dopo la puntata con Mary Patrizio che aveva ucciso il figlioletto di 5 mesi affogandolo nella vasca da bagno ho pianto per un quarto d’ora“. A rivelarlo è Franca Leosini che si è raccontata in un’intervista a cuore aperto al Corriere della Sera, dove ha parlato di sé stessa oltre che del suo lavoro. La conduttrice di Storie Maledette si prepara infatti a tornare sul piccolo schermo con due nuove puntate speciali dedicate al caso Vannini e racconta: “La grande storia del nostro Paese è nella provincia, non nelle città: si potrebbe fare una lettura del nostro Paese attraverso i delitti”.

“Io le parole le possiedo e le metto al servizio del racconto. Ho delle doti naturali che coltivo con la lettura: sono una lettrice onnivora, tranne che di gialli”, ha spiegato Franca Leosini. “Sono una donna solare e positiva, dolce ma anche tosta. In sintesi sono una persona buona, al massimo ho lasciato un innamorato”.

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