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TikTok è il nuovo Youtube? 5 ragioni del successo dell’app che fa concorrenza a Zuckerberg

Se non l’avete mai sentita nominare è perché siete troppo vecchi. TikTok è l’app di riferimento degli adolescenti, ma è già nell’occhio del ciclone: è stata accusata di violare la privacy di giovani utenti e di diffondere materiale pornografico

di Beatrice Manca

In futuro, tutti saranno famosi per quindici secondi. Se Andy Warhol avesse conosciuto TikTok, l’app musicale da 500milioni di utenti, probabilmente avrebbe rivisto la sua citazione. Su TikTok infatti vengono caricati ogni giorno 30 milioni di video di 15 secondi o giù di lì, una specie di versione “permanente” delle storie di Instagram. L’app, di proprietà del colosso cinese ByteDance, è praticamente lo YouTube della Generazione Z – i fratelli minori dei Millennials – i ragazzi nati nell’era smartphone che oggi frequentano le superiori. E proprio la giovane età dei suoi utenti ha creato diversi problemi legali. Ma nonostante le multe e il blocco in India, TikTok ha tagliato il traguardo del miliardo di download: cinque ragioni per capirne il successo.

1 E’ un’app giovane e ha un pubblico ancor più giovane
Nata dalle ceneri dell’app Musical.ly, all’inizio TikTok era un’app di video musicali, per cantare in playback ritornelli di canzoni famose. Poi si è aggiunto molto altro: gag, scherzi agli amici, acrobazie al rallentatore, ricette, disegni, tutorial di trucco e gli immancabili gattini. Tutto in un minuto al massimo, preferibilmente meno. Ci si accorge presto, guardando i video, che i protagonisti sono tutti adolescenti. Esattamente come su Instagram, si può mettere un cuoricino ai video con il double-tap (per i neofiti: toccando due volte lo schermo), lasciare un commento o salvarlo. I video scorrono a ripetizione: vi ritroverete dopo venti minuti a chiedervi “ma cosa sto guardando?”.

2 E’ l’unica in grado di fare concorrenza all’impero di Zuckerberg
Secondo i dati diffusi da SensorTower, TikTok quest’anno ha tagliato il traguardo di 1 miliardo di download. Non solo: è la terza app più scaricata nei primi mesi del 2019, preceduta da Whatsapp e Messenger. Seguono, nell’ordine, Facebook e Instagram: tutte controllate o acquistate da Mark Zuckerberg, tranne TikTok.

3 Ha lanciato delle star (in pochi secondi)
Esattamente come i Millennials hanno avuto i loro youtuber di culto, la Generazione Z ha i propri idoli su TikTok: in gergo, i muser. Chiunque può condividere il proprio talento: aspiranti ballerine, cantanti, comici in erba o ragazzi che semplicemente hanno voglia di fare due chiacchiere con i propri follower. Sono nati così Virginia Montemaggi (liceale da 4 milioni di follower) Marta Losito e TelJ.

4 Ha un colosso alle spalle
TikTok è nata nel 2016 dalle ceneri di un’altra app, Musical.ly, acquistata dalla società cinese ByteDance: un colosso digitale il cui valore è stato stimato intorno ai 75 miliardi di dollari. La società, specializzata in app e machine learning, ha chiuso ha chiuso accordi di finanziamento per oltre 3 miliardi di dollari con il gruppo SoftBank e General Atlantic.

5 Attenzione: è già nell’occhio del ciclone
Tik Tok ha delle controindicazioni, soprattutto per quanto riguarda la privacy dei giovani utenti: negli Stati Uniti l’app è stata multata per aver raccolto i dati personali di minori di 13 anni senza il consenso dei genitori. Una “leggerezza” costata 5,7 milioni di dollari. In India l’app è stata bloccata perché accusata di diffondere materiale pornografico e violento.

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