“Tutti dobbiamo cominciare a lavorare ad una riforma del Csm, del resto era scritto nel contratto di governo. Dobbiamo riflettere sulla possibilità di intervenire sul sistema elettorale”. A rivendicarlo il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafedein merito alle vicende giudiziarie che hanno investito alcuni ex membri del Csm, a margine della relazione annuale dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. Presente anche il vicepresidente del Csm David Ermini, che già negli scorsi giorni aveva parlato di “degenerazioni correntizie, giochi di potere e traffici venali di cui purtroppo evidente traccia è nelle cronache di questi giorni”.

In base a quanto emerso dalle ricostruzioni giornalistiche e dalle conversazioni intercettate grazie al «trojan», l’ex ministro Pd dello Sport Luca Lotti, protagonista di incontri notturni riportati nelle carte dell’inchiesta con il collega dem Cosimo Maria Ferri, Palamara e altri magistrati, finalizzati a decidere a tavolino le nomine dei procuratori capi, si sarebbe lamentato nei suoi incontri proprio per la mancata collaborazione dello stesso Ermini. Ricostruzioni alle quali il vicepresidente non ha voluto replicare: “Lotti? Non rilascio dichiarazioni“, ha tagliato corto.

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