Il sindaco e un funzionario del Comune di San Pietro Clarenza (Catania) e l’amministratore e un dipendente di una società privata sono stati arrestati da militari della Guardia di finanza di Catania per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Al centro dell’inchiesta la procedura di gara per l’assegnazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti. Gli appalti, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, sono relativi al periodo 2015-2018. Nei confronti degli indagati il giudice per le indagini preliminari di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due indagati e disposto gli arresti domiciliari per altri due.

I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’operazione sono il sindaco Giuseppe Bandieramonte, 44 anni, rieletto nel maggio del 2018 con 3.235 voti equivalente all’82,44% delle preferenze espresse con una lista civica di centrosinistra, e l’imprenditore Angelo La Piana, 41 anni, amministratore della Progitec srl, società specializzata nella raccolta di rifiuti solidi non pericolosi. Ai domiciliari Michele Faro, 61 anni, responsabile del servizio Rifiuti solidi urbani del Comune di San Pietro Clarenza, e Silvio Calandrino, dipendente della Progitec che fino al 2018 era impiegato dell’Ente alle dipendenze di Faro.

Le indagini delle Fiamme gialle sono iniziate nel luglio del 2018 dopo le denunce di dipendenti del Comune su “anomalie nella gestione del denaro pubblico” e su presunti “rapporti poco chiari esistenti tra il sindaco e gli amministratori Progitec”. Quest’ultima, sostiene l’accusa, avrebbe ottenuto “attraverso un meccanismo corruttivo allarmante” più affidamenti di lavori per conto del Comune “assicurati da Bandieramonte con ordinanze sindacali contingibili e urgenti” per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e il loro trasporto, che sono state 18 tra gennaio 2015 e ottobre 2018 per un totale di 3milioni di euro. Ma anche di altri servizi, come la pulizia interna ai locali del Municipio e dei tombini, impiantistica e spazio verde, pulizia scuole, servizi di approntamento seggi elettorali, bonifica micro discariche e diserbamento. In cambio la Progitec, contesta la Procura di Catania, avrebbe garantito al sindaco sponsorizzazioni di eventi sportivi organizzati da suoi familiari, l’assunzione da parte dell’impresa di persone che garantivano appoggio elettorale a Bandieramonte, compresa la sua compagna che, sottolinea la Gdf, incassava dalla Progitec 50mila euro di stipendio l’anno per un’attività lavorativa mai svolta.

“Quello dell’affidamento del servizio di raccolta rifiuti in un Comune, l’ho denunciato più volte, è uno dei settori maggiormente a rischio. È un servizio che costa tantissimo alla collettività, ma la cui qualità è pessima e le ragioni si spiegano perché questi servizi vengono affidati a ditte compiacenti dietro la percezione di utilità da parte egli amministratori –  ha detto il procuratore della Repubblica a Catania Carmelo Zuccaro ai giornalisti durante la conferenza stampa dell’operazione – È talmente evidente l’illegittimità di questi atti – ha aggiunto il magistrato – che, effettivamente, sarebbe bastato un controllo più attento, qualora le autorità amministrative preposte al settore l’avessero fatto, per farlo individuare. Molte volte il ritardo con cui certe magagne vengono scoperte, parlo di gravi illeciti, nasce dal fatto che non c’è un buon controllo amministrativo. Non c’è dubbio – ha concluso il procuratore Zuccaro – che vi sono dei settori nella Regione che sono preposti a questo tipo di controlli e non occorre essere particolarmente indovini per capire perché. Se determinati servizi funzionano male e costano tanto, evidentemente qualcosa c’è. Voglio evidenziare il contributo che hanno dato alcuni dipendenti del Comune di San Pietro Clarenza, che si sono recati a segnalare le irregolarità. Questo è il segno, a mio avviso, di qualcosa che cambia, di una maggiore fiducia che si ha nelle Istituzioni. E il nostro compito è quello di essere all’altezza di questa fiducia”.

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